
foto Luca Barone
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Quotidiano di Puglia |
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Una retroguardia da blindare: il Taranto fa la conta in vista della prossima stagione e, se le priorità impellenti riguardano il rinforzare i reparti di centrocampo (con un profilo di qualità in grado di dettare e impostare la manovra) e attacco (serve un attaccante da doppia cifra), la certezza principale si riflette in un reparto difensivo tra i migliori dell'intero raggruppamento C di Serie C. La formazione di Capuano, nel corso della stagione conclusasi oltre un mese fa, ha collezionato 19 clean sheet: per una formazione non di alta classifica, se non si tratta di un'anomalia poco ci manca. Ed è da qui che l'allenatore e al contempo responsabile dell'area tecnica rossoblù punta a ripartire.
L'unica variabile è rappresentata da Antonini. Il rinnovo sottoscritto fino al 2025 non è sinonimo di permanenza: la società punta a realizzare una plusvalenza e averlo blindato significa, al contempo, aver notevolmente innalzato il suo valore di mercato. Su di lui, non è un mistero, è serrata la corte di diverse società di Serie B, su tutte Catanzaro e Modena che avrebbero anche formulato offerte concrete (rispedite, al momento, ai mittenti) per assicurarsi le sue prestazioni. Ma non è da escludere un inserimento del Pisa, club con cui il Taranto, a stretto giro, intratterrà rapporti per un nuovo prestito di Tommasini alla corte rossoblù, trattativa già ben avviata prima che la proprietà toscana decidesse per il restyling tecnico con conseguenti addii di D'Angelo e del ds Chiellini. E non è un'ipotesi così remota che il ritorno di Tommasini a Taranto non possa essere subordinato a una cessione di Antonini al Pisa in una sorta di operazione con destinazioni inverse.
A un mese dalla riapertura delle trattative, però, tutto è in divenire. Se Antonini è la variabile, le certezze principali riguardano le posizioni di Vannucchi tra i pali e Manetta nel ruolo di braccetto, posizione indifferente, nella difesa a tre. Entrambi sono sotto contratto fino al 2024, ma nelle prossime settimane potrebbe materializzarsi il prolungamento in quanto ritenuti pilastri attorno ai quali costruire il Taranto del futuro. Stagione straordinaria per l'estremo difensore toscano che, giunto in riva allo Ionio nelle vesti di svincolato, ha dissipato ogni dubbio relativamente alle sue prestazioni attirando su di sé l'interesse di diverse società. Ma salvo proposte “indecenti”, il suo futuro è ancora a tinte rossoblù al pari di quello del difensore ex Vis Pesaro che, dopo un inizio in sordina, con il passare del tempo è riuscito a guadagnarsi la stima dei diversi addetti ai lavori, in primis dello stesso Capuano che, diverse volte in stagione, gli ha consegnato anche la fascia di capitano. Per questioni di priorità e, soprattutto, anagrafiche, invece, è destinato a salutare Formiconi. Ineccepibile il suo comportamento dentro e fuori dal campo, ma una delle priorità del Taranto, versione 2023/24, sarà il minutaggio e l'organico, di conseguenza, dovrà andare incontro a un rinnovamento “green”. Mai prese in considerazione, invece, le riconferme di Evangelisti (che farà rientro all'Empoli, club proprietario del suo cartellino) e Sciacca, con quest'ultimo che, malgrado un finale in crescendo, non ha mai realmente convinto dal suo arrivo a Taranto nel mercato di gennaio. Capuano e i suoi più stretti collaboratori hanno già sondato la disponibilità di Monteagudo, classe ‘95, roccioso difensore attualmente svincolato dopo la retrocessione della Viterbese in Serie D, club con cui era sotto contratto fino al 2024.
Fonte: Quotidiano di Puglia - Vito Di Noi