GIOCHI DEL MEDITERRANEO 2026

Vertice a Roma con Abodi e Fitto. Ok dal Governo: 150 milioni in arrivo

Dalla rassegna stampa di oggi

foto MRB.it

   Quotidiano di Puglia

01 Febbraio 2023 - 19:00
RASSEGNA STAMPA
Articolo tratto da Quotidiano di Puglia

Le rassicurazioni da parte del governo sono arrivate, così come il passo in avanti dell'esecutivo verso gli enti locali nel rapporto di collaborazione per l'organizzazione dei Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026. L'incontro di ieri sera a Roma, che ha messo di fronte per oltre due ore il ministro dello Sport Andrea Abodi e quello per il Sud Raffaele Fitto con il direttore generale del comitato organizzatore e di Asset Elio Sannicandro, il sindaco Rinaldo Melucci, il presidente del Coni Giovanni Malagò e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano (in collegamento), ha dato due certezze.

La prima è che il finanziamento da 150 milioni di euro stanziato ormai un anno fa (marzo 2022 in commissione Bilancio del Senato, con un emendamento al decreto Sostegni Ter) non è a rischio, e «presto quindi ci sarà il decreto attuativo» per l'erogazione delle risorse; la seconda è che il governo ha chiesto un quadro dettagliato sugli aspetti organizzativi dei Giochi, non solo in relazione all'impiantistica ma anche alla mobilità e ai trasporti, per citarne solo alcune, e per questo è previsto tra un paio di settimane un nuovo confronto. «Il governo finalmente ha mostrato un grande interesse verso i Giochi, tanto da dedicare per oltre due ore ben due ministri, più i loro capi di gabinetto e i vari tecnici del ministero, ad ascoltare e chiedere informazioni e ad approfondire, e questo è già un fatto positivo, perché questa manifestazione non è locale ma abbraccia 26 Paesi del Mediterraneo e questo significa geopolitica, rapporti internazionali, ambasciate, ministeri degli Esteri, e ci sono problematiche legate alla sicurezza per esempio: le competenze sono quindi anche governative, e il governo ci ha dimostrato la sua partecipazione attiva negli aspetti organizzativi», ha commentato a caldo Sannicandro. «Il problema - ha aggiunto - non è solo legato alle risorse per le infrastrutture e gli impianti, ma c'è tanto altro, ed è fondamentale la collaborazione da parte del governo: c'è piena consapevolezza».

Non a caso dal 2019 a oggi sono cambiati più volte gli interlocutori, tanti quanti sono stati i governi in carica, rallentando così la macchina organizzativa: se a questo si aggiunge la pandemia, la guerra in Ucraina che ha scatenato la crisi energetica e l'aumento dei prezzi, e il vuoto amministrativo dopo la caduta della prima amministrazione Melucci, il ritardo accumulato è diventato significativo. «Anche se mancano tre anni e mezzo - ha ricordato -, cominciamo a essere preoccupati per i tempi, ma la notizia buona è che il governo ha evidenziato la volontà di partecipare attivamente all'organizzazione dei Giochi». I ministri, ha poi spiegato Sannicandro, «hanno chiesto di avere un'idea chiara su tutta la parte finanziaria, quindi su quante risorse sono ancora necessarie per l'impiantistica, la spesa corrente, l'organizzazione, le opere infrastrutturali complementari come l'aeroporto di Grottaglie, le Brt, i trasporti: sono consapevoli che per un evento di questo tipo ci mette la faccia l'Italia come Paese organizzatore e il governo. Ci aggiorneremo a breve, credo tra un paio di settimane, e nel frattempo abbiamo un bel po' di lavoro da fare».

Le risorse finanziarie restano comunque il nodo principale: «Ci sono, sono state stanziate, ma per sbloccarle vogliono avere un'idea più precisa su quante ne occorrono ancora, su chi dovrà renderle disponibili, e su come interverremo sugli altri aspetti organizzativi dei Giochi».

Fonte: Quotidiano di Puglia - Nicola Sammali



Scroll to Top