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4-4-2, il gioco più bello del mondo

Dalla rubrica dedicata ai film sul calcio, 'Cinema Footlball Club'
   Angelica Grippa

05 Aprile 2020 - 19:07

Tempo di lettura: 4 minuti

4-4-2, il gioco più bello del mondo: un film commedia del 2006 prodotto da Paolo Virzì, suddiviso in 4 episodi tutti collegati al mondo del calcio. Le storie raccontate sono scollegate, ma è il calcio il filo conduttore che ci permette di compiere questo viaggio. Ma la particolarità assoluta della pellicola sta nel fatto che i 4 cortometraggi hanno 4 registi diversi. I 4 registi e i due produttori di questo esperimento cinematografico cercano di trattare tutte le tematiche più importanti di questo sport: dalla figura del procuratore, al calciatore strampalato, sino al calcio femminile e alle combine che affollano le cronache calcistiche in tutte le serie.

Meglio di Maradona: il primo episodio è diretto da Michele Carrillo racconta la storia di Antimo, un giocane talento calcistico che dopo aver abbandonato in modo precoce gli studi si dedica ai furti e agli scippi nei quartieri di Napoli per sopravvivere. Ma quando Gaetano Lanzetta che allena una squadra del posto lo nota, tutto cambia per il giovane talento partenopeo. Durante una partita Antimo mostra tutte le sue potenzialità, è presente anche l’osservatore della Juventus che notandolo lo porta direttamente a Torino. Ma nel momento in cui inizia l’avventura che potrebbe segnare il destino del calciatore, le difficoltà d’adattamento e l’incapacità di rispettare le rigide regole del convitto bianconero lo rispediscono direttamente a casa, senza contare che tanti oggetti dei proprio compagni spariscono.

La donna del Mister: questo episodio invece è diretto da Claudio Cupellini e ha come protagonista il calcio femminile, in particolare il tecnico della squadra femminile della Lazio, Alberto. Anche in questo cortometraggio la protagonista è una giocatrice indisciplinata e talentuosa, Francesca che dopo l’ennesimo comportamento sopra le righe viene esclusa dalla rosa biancoceleste. A questo punto scatta la vendetta: Francesca cerca di corteggiare la compagna del mister laura, una ragazza pugliese che arriva a Roma per sposare Alberto.

Balondòr: è Francesco Lagi a dirigere l’episodio dove il procuratore sportivo Antonio porta direttamente dall’Africa in Italia il 15enne Omar, vedendone un grande talento calcistico. Il ragazzo invierà una videocassetta al Milan dove tutto il suo talento a causa di una malformazione cardiaca il ragazzo non supererà l’ultimo provino per entrare nel club rossonero, a questo punto Antonio infuriato caccerà il ragazzo. In seguito si pentirà di questo gesto disumano e partirà alla ricerca del suo giovane talento e ritrovandolo a giocare in un giardino gli chiederà scusa.

Il terzo portiere: l’ultimo episodio del film è diretto da Roan Johnson che racconta le combine calcistiche di Yuri Barzalli, quest’ultimo un portiere ormai alle soglie dei 40 anni per questione di soldi decide di sabotare con tutta la sua squadra, il Pontedera, un match contro la Savonese. Quando la partita è quasi alla fine e con un risultato ancora da decidere il portiere in campo si fa espellere concedendo anche un prezioso rigore agli avversari, quindi entra Yuri per sostituirlo e per orgoglio per dignità decide di non partecipare al sabotaggio permettendo al Pontedera di vincere nei minuti di recupero. La scena finale si chiude con Yuri che la fischio finale scappa per non incrociare i compagni.

Questo film rappresenta il debutto cinematografico di 4 registi che cercano di scavare attraverso una trama all’italiana la parte più profonda del calcio, lì dove ormai si vedono solo comportamenti scorretti e soprattutto combine.
Quanto mai questo film appare attuale, ciascuna delle storie e delle figure rappresentate le possiamo ammirare nelle storie calcistiche che affollano il web e le nostre notizie sportive. Il calciatore talentuoso che non riesce ad adattarsi alle regole dello spogliatoi e della convivenza civile con i compagni, la crescente importanza della figura del procuratore sportivo, la centralità del calcio femminile con tutti i quesiti che ne derivano e più che mai la questione delle combine calcistiche che ha attraversato l’intera storia dello sporto più bello del mondo.

Un esperimento di calcio nel cinema assolutamente ben riuscito, coinvolgente e avvincente il cambio delle trame e dei personaggi permette agli spettatori di non annoiarsi mai, ma di vivere 4 diversi piccoli film in una sola pellicola.

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