LE VOCI DI MRB.IT

Le giornate del sorpasso (e della memoria)

'L'Humus in Fabula', dalla rubrica di Marcello Fumarola
   Marcello Fumarola

31 Gennaio 2019 - 15:29

Tempo di lettura: 5 minuti

Settimana di straordinari e settimana straordinaria per Panarelli ed i suoi ragazzi.
Contro il Cerignola è arrivata una preziosissima e meritata vittoria, di volontà e non solo.
Dopo il pareggio subito non era facile reagire; gli episodi decisivi stavolta sono stati a nostro favore e l'ottima impressione lasciata dal Cerignola aumenta i meriti dei rossoblu scesi in campo ed il valore dei 3 punti conquistati. Grazie anche ai cambi vincenti del mister che, a fine gara, si è nuovamente lamentato delle condizioni del terreno di gioco (il campo B al momento non può ritenersi neanche un campo di calcio). Chi di competenza risolva la questione, senza se e senza ma e senza telenovele stile bar dello stadio; perché le vittorie placano... "la sete" dei tifosi, ma le buche mettono a repentaglio le caviglie dei nostri giocatori... e le loro vittorie.
Finalmente uno scontro diretto vinto che ha aperto nuovi e ben più rosei scenari sulla strada verso la promozione.
Strada della promozione che passava da Bitonto per il recupero della partita non disputata il giorno della Befana. Partita bloccata, qualche ammonizione di troppo, un Di Bari piuttosto nervoso e l'assenza del "lavoro" di Favetta che si fa sentire; gli attaccanti bitontini fanno molto fumo... ma l'arrosto lo porta a casa il Taranto che sfrutta, come meglio non si poteva, il prezioso gol di Emiliano Massimo nel primo tempo. Un pò di sofferenza e baricentro decisamente abbassato nella ripresa, ma la pressione dei locali produce il nulla assoluto ed i brividi per i rossoblu arrivano solo da una incerta uscita di Antonino a pochi minuti dal termine.
Il Taranto sbanca e questi 6 punti tra Cerignola e Bitonto rappresentano un chiaro messaggio al campionato, ma soprattutto all'ambiente, della serie "ora o mai più". Siamo in vetta (seppur con una partita in più del Picerno) ma con la capolista che domenica si reca ad Altamura, già vittorioso al Curcio. Non ci resta che attendere...

Tornando a domenica, ovunque si è scritto e parlato della semplice ma significativa e molto ben fatta coreografia della Nord; la tanto richiesta risposta del pubblico c'è stata, con oltre 7000 cuori rossoblu che hanno sostenuto come sempre (chi scrive non ha mai avuto dubbi in tal senso) accogliendo sotto gli spalti, a fine partita, anche il gaudioso presidente ed i suoi dirigenti; segnale tangibile di una Curva (forse inconsapevolmente) "cristiana" che evidentemente conosce il significato del "perdono".
E proprio in tal senso, nell'ottica di una ritrovata unità di intenti, sicuramente inopportune alcune dichiarazioni rilasciate dal dg Montella nella settimana di "preparazione" alla sfida con il Cerignola; continuare ad etichettare, selezionare e distinguere la tifoseria, non è mai consigliabile, ancor più in questo momento; e a poco valgono le approssimative giustificazioni dei soliti "gobbi suggeritori" che però, si sa, fungono meglio in teatro. Insomma, prima l'acronimo Tdt indicava la famigerata tessera del tifoso, ora fa riferimento al "famigerato" tifoso da tastiera.
Sono anni che, da queste parti, si chiedono risposte alla gente; mai nessuno che faccia un campionato di assoluto vertice senza "piangere miseria" e battere cassa verso i tifosi.
Volete gli acquisti a gennaio?... "À ù cambe se strazzene le bigliette"! (cit. Bongiovanni) Volete la Promozione?... Venite al "campo".
Ebbene, al campo la gente è venuta quindi, ora più che mai, esiste un solo obiettivo perseguibile.
Chi ha lunga memoria, inoltre, ricorderà i tempi in cui il direttore, dopo aver lavorato da queste parti sempre al fianco di Giove e del patron Pieroni, andò via mentre noi tifosi vivevamo il periodo della C2 giocata con la juniores.
Ma Taranto è bella (?) anche per questo; si torna sul "luogo del delitto" e anziché ostilità si ricevono proseliti; perché tra i Due Mari succede proprio cosi: in politica, si vota chi ci condanna da anni; ai referendum sull'Ilva non partecipa nessuno; vuoi davvero che il calcio faccia differenza? E poi, in quel Taranto Catania, quanti tifosi da tastiera erano su quegli spalti inconsapevoli (loro... noi, forse meno il direttore) di quanto sarebbe accaduto.
Anche dal giochino proposto da facebook, il cosiddetto "Tenyearschallenge" si possono trarre interessanti valutazioni. Nella foto del 2009 una squadra fischiata, cacciata e non salutata dai tifosi sotto gli spalti, dopo aver ottenuto la salvezza in C1, a Sorrento. In quella squadra Vito Di Bari (ora osannato, all'epoca molto meno) e tanti calciatori che hanno poi giocato stabilmente in serie B.
E allora, come diceva Lubrano, "la domanda nasce spontanea": "perché 10 anni fa, nonostante altri scenari ed altri protagonisti, si anteponevano le vicende societarie a quelle sportive?... Evidentemente qualche meccanismo è cambiato anche tra noi tifosi (da tastiera o meno).

La precisazione era doverosa, ma ciò che conta, in questo momento, è che questa squadra sta meritando amore ed attenzione; sta facendo tornare entusiasmo e senso di appartenenza; un allenatore giovane ma sagace e sempre lucido, che sta gestendo al meglio uno spogliatoio da anni sempre un pò troppo "spifferoso"; un attaccante come Roberti che sembra aver giocato da sempre a Taranto e con il resto dei compagni; un mirato e strategico turnover che consente di ottimizzare le risorse a disposizione.
L'unione di intenti diventa fondamentale. In quest'ottica e nella speranza di non trovare "serpenti e serpentare" sul nostro cammino, possiamo sicuramente attendere il riscontro a quelle domande "extracalcistiche" rimaste in sospeso, sperando che "il bilancio sia positivo" anche quando la splendida eco dell'entusiasmo si sarà spenta (magari dopo i festeggiamenti per la promozione) e i conti dovranno inevitabilmente tornare.
Anche se poi, un domani, se quel trio protagonista sullo Jonio già 17 anni fa ed ora ricostituito per 2/3, dovesse completarsi (in qualsiasi categoria), come dicono nel Vercellese,... "N'amma fa de rise"!

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