LE VOCI DI MRB.IT

Tra color che son sospesi

'L'Humus in Fabula', dalla rubrica di Marcello Fumarola
   Marcello Fumarola

07 Novembre 2018 - 10:18

Tempo di lettura: 4 minuti

Nella Selva di Fasano il girone H della Serie D si trasforma quindi in un Girone dantesco. Un inferno, o quasi, per il Taranto che rimane appunto "tra color che son sospesi" e recrimina giustamente a causa di un regolamento assurdo che non prevede, nella quarta serie, la presenza del quarto uomo o di una soluzione idonea ad evitare che una partita venga sospesa e conseguentemente del tutto annullata, in caso di infortunio del direttore di gara.
Purtroppo, come spesso sottolineato, la serie D è "bella"(?) anche per questo.
In verità già immaginavo alcuni titoli del tipo: "Arbitro disfattista nega la vittoria al Taranto... indagati alcuni tifosi non veri".
Battute a parte (anche se qui si scherza, ma c'è chi queste cose le scrive davvero), della partita, oltre al significativo ed applaudito striscione esposto dai Fasanesi (vds foto) rimane la conferma della nostra pericolosità sui calci da fermo (vedasi gol di Bova) e le scelte, sorpendenti ma vincenti, di Panarelli.
Il forzato pit stop consente infatti alcune riflessioni in tal senso:
Il Taranto si presentava a Fasano in assoluta emergenza a causa delle assenze di 3 titolari (parlare di 7 mi pare un tantino esagerato), ovvero Pellegrino, Manzo e Marsili.
Tra gli altri assenti c'è infatti anche chi, come Araldo e D'Alterio, il campo non lo ha visto proprio mai.
Nonostante l'assenza dei due centrocampisti titolari, smentendo ogni possibile ipotesi, Panarelli non schiera né Gori, né tantomeno Guadagno dal primo minuto. Su quest'ultimo mi pare giusto fare la prima riflessione: arrivato con le "stimmate del fenomeno" in estate, prescelto dal florido vivaio atalantino, il ragazzo evidentemente non offre, al momento, le giuste garanzie a Panarelli che opta per una scelta di "Bonavolontà"; e sino allo "strappo arbitrale" stava avendo decisamente ragione lui.
Ciò non toglie, ovviamente, che il ragazzo sia valido ed avrà tempo e modo di dare il suo contributo, ma mi premeva sottolineare come in estate, durante il calciomercato, ci siano alcuni "colpi", si, ma...di calore.
Tra i pali, ad oggi, abbiamo Cavalli, ma in "rottura prolungata" potrebbe purtroppo essere il buon Paolo Pellegrino. Si spera proprio di no, anche perché la classica "febbre da Cavalli" ci metterebbe decisamente in ginocchio.
La situazione che si sta creando con i portieri è d'altronde analoga a quella in atto nel reparto avanzato dove con una Favetta si vogliono prendere anche più di due piccioni (evito di scendere nel dettaglio specificando quali).
Il famoso o famigerato "bomber" infatti serviva, serve e servirà in futuro.
Sempre in estate, con i nomi degli attaccanti ad un passo dal Taranto avremmo riprodotto il Cenacolo di Leonardo.
Purtroppo nessuno di questi si è accomodato a cena; in molti casi per problemi familiari (a casa avevano già preparato...) ma mi chiedo sinceramente quale fattore abbia portato, ad esempio, un Santaniello a scegliere il Picerno (non il Real Madrid) rispetto al Taranto. Panarelli conosce bene questo attaccante e chissà che non arrivi (lui o necessariamente un altro) a dicembre, sotto un albero di Natale che qualcuno sussurra possa avere "Toro seduto" in cima, al posto dell'angioletto. Chissà quali reazioni ci sarebbero tra gli esteti e gli integralisti di questa controversa città; chissà se a quel punto qualcuno, imitando Vasco, canterà invece "Non siamo mica gli americani...che loro possono sparare agli Indiani".
Per il momento abbiamo lo stakanovista Favetta e l'infortunato Diakitè che, sempre questa estate, lo ricordiamo ai più distratti, prima di decidersi a firmare avevano percorso tutta la litoranea, forse alla ricerca di altri..."lidi".

Vincere non è importante ma è l'unica cosa che conta (cit.).
Si pretende proprio questo, perché si vuole il meglio per questa squadra e per la sua tifoseria, nella certezza che qualsiasi problema sia da annoverare tra le "futilità" che saranno risolte facilmente dalla società (cit. personaggi più abili a fare screenshot che a scrivere senza suggerimenti).

Nel frattempo il Cerignola, per la prima volta, dà la sensazione di poter cambiare marcia vincendo facile a Torre Annunziata in un "sabato pomeriggio" più dolce e melodico di quello di Baglioni.
Al Picerno invece la vetta non crea ancora vertigini e quello che sembrava (in primis al sottoscritto) un primato estemporaneo, al contrario...perdura; tanto che da AZ Picerno sarà presto ridenominato "AZZ...Ù Picerne!"
Tonfo casalingo dell'Altamura opposto al Sorrento, mentre l'Andria ne vince un'altra e si propone, pericolosamente (?) in zona playoff.
Anche per questo ciò che stava accadendo a Fasano, aumenta (e come) il rammarico.

Il campionato riprenderà dallo Iacovone e dal Gravina, bastonato a domicilio proprio dalla capolista Picerno.
Bisognerà accantonare ogni recriminazione e riprendere la marcia per rimanere incollati alle prime posizioni.
E poi (come cantava Giorgia)...voglio proprio vedere come va a finire! (per concludere ancora con Vasco).

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