
foto Luca Barone
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Comunicato Stampa |
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Uno Maggio Taranto 2025 volge al termine più che mai in positivo. Più di 50.000 persone da tutta Italia si sono raccolte, tra le 15 e le 23, al Parco delle Mura Greche di Taranto, rinominato dal Comitato organizzatore, Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, Parco Massimo Battista in memoria dell'ex operaio Ilva, volto rappresentativo della lotta contro l'inquinamento della fabbrica e a cui l'edizione era dedicata. Dall'entrata in vigore della normativa Gabrielli questo dato rappresenta un record, con oltre 6 milioni di contatti raggiunti e 100.000 interazioni sui canali di Uno Maggio Taranto, senza alcun tipo di investimento promozionale e gestito da soli volontari. Più di 8 le ore di musica e parole per l'unico palco che è libero di celebrare, in purezza, la festa dei lavoratori e delle lavoratrici, la lotta, la resistenza ai costanti attacchi ai diritti e alle libertà delle persone.
I media ignorano le folle oceaniche che manifestano per la libertà della Palestina quindi stupisce che soggetti liberi si "azzardino" a prendere posizione contro il genocidio in diretta TV mentre a Taranto, oltre alla grande musica di Motta, La Nina, Teatro degli Orrori, Fideles, del dissacrante Tommy Cash e dei molti altri intervenuti, sono state lette poesie di poetesse e poeti palestinesi, scritte in Gaza sotto i bombardamenti in corso, ci si è collegati con operatori e operatrici umanitari e sanitari, per conoscere la reale situazione dalla diretta voce di chi sta cooperando per sostenere il popolo di una terra martoriata; si è raccontato il lavoro di Emergency attraverso l'intervento prezioso di Simonetta Gola, portavoce nazionale e si sono celebrati i 50 anni di Amnesty International in Italia. È stata ricordata la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino, emanata a Versailles, nel 1789, ricordandoci che, invece, nell'ultimo anno sono morte 1.090 persone sul loro posto di lavoro. Gli operai Ex-Ilva e GKN insieme hanno richiamato la centralità della classe operaia nella vertenza industriale.
Forti le voci di denuncia contro il controllo nelle Università e i tagli di spesa che costringono alla precarietà i lavoratori dello spettacolo e della ricerca.
L'Italia unita dai diritti negati, ha ricordato Michele Riondino, che insieme ad Antonio Diodato e Roy Paci è direttore artistico della manifestazione da 12 anni.
Ancora una volta Uno Maggio Taranto racconta l'esistente e il cambiamento in atto, da manifestazione autogestita, autofinanziata, con il supporto di centinaia di persone che hanno partecipato al crowdfunding lanciato due mesi fa, il sostegno e la collaborazione di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori. Ancora, dai main sponsor: Giai Vini, CAB, Service Plus e Alvi Noleggi e sponsor Banca Etica e artisti 7607 insieme ad altri piccoli ma importanti sponsor cittadini e la partecipazione di alcune strutture che offrono alloggi per artisti e attivisti. La più grande manifestazione libera italiana e forse questo andrebbe raccontato.