
foto Luca Barone
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Redazione MRB.it |
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Sotto un cielo azzurro e carico di promesse, la città di Taranto si è trasformata, come ogni anno, nel cuore pulsante di una festa che è anche lotta, resistenza e musica. Sul palco dell'Uno Maggio Libero e Pensante, l'atmosfera è vibrante e travolgente.
"L'atmosfera è come sempre bellissima, c'è tantissima gente", ha detto Antonio Diodato, visibilmente emozionato - "ringraziamo tutti per essere qui con noi in questa lotta, in questa giornata di festa."
Già, perché l'Uno Maggio tarantino non è un concerto come gli altri. È un grido di denuncia, un abbraccio alla città martoriata dall'inquinamento industriale, e una dichiarazione d'amore verso una comunità che non smette mai di alzare la voce.
Con orgoglio, Diodato ha ricordato che gli artisti si esibiscono gratuitamente, scegliendo Taranto non per convenienza ma per convinzione: "Lo voglio sottolineare, ma proprio per amplificare questi messaggi importantissimi che vengono lanciati da questo palco."
La grande novità di quest'anno? L'apertura alla musica elettronica: un segnale di rinnovamento, di apertura verso nuovi linguaggi, nuove sensibilità. “L'1 maggio Taranto si trasforma in una sorta di Love Parade”, ha spiegato Diodato con un sorriso che è anche promessa di futuro. Una Love Parade che parte dal Sud e parla a tutta l'Italia, con set che hanno infiammato il pubblico: Riva Starr, i Fideles, Tommy Cash, La Nina, Motta, Il Teatro degli Orrori... e tanti altri. “Colgo ancora una volta l'occasione per dirgli grazie”, ha concluso.