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Nell'ordine delle cose...

L'analisi tecnica della gara Taranto-Pomigliano
   Luigi Boccadamo

29 Aprile 2019 - 09:21

Tempo di lettura: 2 minuti

Seppur con aspettative ormai ridimensionate, la giornata di sole e la temperatura piacevole, oltre ad un manto erboso ottimo, creavano i presupposti giusti per assistere ad un buon pomeriggio di calcio. La partita infatti non ha deluso le attese in termini di piacevolezza ed ha rispettato l'ordine delle cose, o meglio da una parte un Taranto ritornato ad imporre tempi e modi alla gara e dall'altra una compagine con poche idee che è apparsa quasi annientata da tanta differenza tecnica nei confronti della squadra di casa.

Si parte con un 4-3-3 per il Taranto (modulo questo che si pensava quest'estate dovesse essere l'impianto principale di questa stagione), che copre bene tutto il terreno di gioco, con gli esterni d'attacco che la fanno da padroni ed esaltano le loro qualità, un centrocampo solido, anche se Salatino appare leggermente in difficoltà. Probabilmente non avendo mai giocato in carriera come interno di centrocampo ha faticato ad inserirsi negli automatismi di gioco; tuttavia Massimo e Marsili sono bastati a dominare il centro del campo. In difesa il solito Di Bari ha comandato magistralmente il reparto ed alla fine del primo tempo si contavano per gli avversari qualche calcio d'angolo a favore ed un colpo di testa con parata dell'ottimo portiere tarantino. Si va al riposo con il vantaggio frutto di una buona azione e del guizzo dell'ottimo Oggiano.

Nella ripresa si ripartiva con gli stessi uomini del primo tempo, ma con un modulo diverso, o meglio si ripassava al 4-2-3-1 con lo spostamento di Salatino alle spalle della punta centrale. Questo cambio potrebbe essere stato propedeutico al successivo ingresso in campo di D'Agostino, oppure potrebbe essersi trattato solo di un tentativo del Mister Panarelli, di spostare il giovane giocatore tarantino dal ruolo di interno di centrocampo ad uomo dietro la prima punta per vederlo anche in quella posizione, ma noi possiamo solo fare delle ipotesi le certezze potrebbe darle solo il mister. Tuttavia la partita scorre con lo stesso copione del primo tempo e cioè dominio totale del Taranto e per il Pomigliano solo qualche scorribanda affidata più alla voglia dei singoli che ad una organizzazione di gioco. Tutto il dominio del Taranto produce due goal nel secondo tempo anche con la complicità del portiere avversario che è apparso insicuro in entrambi gli episodi dei goal del secondo tempo.

In attesa di conoscere il piazzamento finale e la grigli play off, possiamo dire di aver visto in queste ultime due partite un Taranto vivo che ha ripreso a gestire i tempi di gioco tanto da imporsi sull'avversario di turno senza se e senza ma.

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