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Necessità di trovare un perché...

L'analisi tecnica della gara T. Altamura-Taranto
   Luigi Boccadamo

18 Febbraio 2020 - 14:30

Tempo di lettura: 2 minuti

Dopo la prestazione di domenica l’attenzione di una analisi tecnica, non può e non deve rivolgersi al modulo tattico adottato, ma si deve cercare di comprendere il perché per la seconda domenica di fila la squadra appare così scarica e demotivata, tanto da commettere degli errori così grossolani da non sembrare veri (vedi episodi dei due goal subiti o imbucata centrale con fallo ed espulsione).
Anche ieri si sono palesati quei problemi evidenziati già dopo la prima di campionato in casa, dove si era vista una squadra slegata senza una idea di gioco e composta da tanti giocatori con caratteristiche così diverse da essere difficilmente amalgamabili in un modulo di gioco; se a questo aggiungiamo che con il mercato di dicembre-gennaio, abbiamo mandato via qualche giocatore importante, per far posto a tanti giovani 2000 dei quali non conosciamo quasi nulla, l’equazione viene quasi naturale.

Qualcuno probabilmente dirà: ma che cosa centra adesso la prima giornata, con la partita di ieri e quello che abbiamo fatto con il mercato di riparazione? La risposta a mio modo di vedere è semplice, la responsabilità di quanto visto ieri non è da imputare esclusivamente ad un singolo ma va ricercata in più attori, a partire da quelli che in estate hanno costruito un gruppo non omogeneo e soprattutto senza uomini leader di spogliatoio. Mi spiego meglio: chi ha deciso di non ripartire dall’asse centrale dello scorso anno cioè Di Bari (dal suo arrivo lo scorso anno il rendimento difensivo della squadra aveva subito un netto miglioramento), Marsili (trascinatore e leader in mezzo al campo). Oltre questo, il fatto di non aver scelto un modulo di gioco di base e su questo aver costruito una squadra con giocatori ben adatti a quell’impianto di gioco che avessero potuto imporre il proprio gioco e ritmo a chiunque si fosse incontrato, come hanno fatto altre realtà tipo Bitonto dove è stato scelto un tecnico che ha un suo credo calcistico ben definito 352 e gli sono stati presi i giocatori adatti a quel modulo. Ovviamente quando non si imposta bene la stagione e bisogna continuamente apporre dei correttivi molte volte si finisce con il sovrapporre errori su errori fino ad arrivare alle débâcle di queste due ultime giornate.

Adesso bisogna porre un argine a questa emorragia per evitare che di qui a fine stagione si fomentino i malumori dei tifosi, e della squadra, perché credo che anche i giocatori stiano soffrendo e non poco questa situazione non facile che si è venuta a creare.

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