AS TARANTO - MERCATO

Ginestra ad un passo. Occhi puntati anche su Girardi

Dopo l'addio di Innocenti, i rossoblù in cerca di una punta
   Alessandra Carpino

17 Gennaio 2011 - 23:11

Tempo di lettura: 4 minuti

Era nell’aria, ma assume contorni incomprensibili lo stesso. L’addio di Riccardo Innocenti, capocannoniere del Taranto sino alla trasferta antecedente le festività natalizie a Terni con nove pesanti e pregevoli sigilli all’attivo. Il debutto nell’anno solare non l’ha visto fortunato: poco assistito dai colleghi di reparto nel big-match con l’Atletico Roma, addirittura in panchina a Gela, per un preludio di commiato che ha beneficiato il neo acquisto Guazzo. La società del presidente D’Addario si è imposta nel rifiutargli il rinnovo preventivo del contratto, in scadenza al giugno prossimo: un’operazione richiesta dai calciatori nella sessione invernale del mercato e spesso soddisfatta. Un atto atteso nei confronti di un centravanti prolifico e conoscitore della categoria, reduce con caparbietà da un doloroso infortunio alla caviglia che ne aveva pregiudicato il rendimento nella passata e tribolata stagione in rossoblu. Non è avvenuto, e gli altri club ne hanno approfittato: Innocenti pareva destinato al meritato salto di categoria, a dispetto della sua anagrafe. Lo attendeva a braccia aperte il Grosseto, ma l’esonero di Checco Moriero ha congelato una precisa strategia di scelte, poi al collaudo del successore Michele Serena. Non ha saputo fornire le garanzie economiche auspicate la Paganese affidata al vulcanico Capuano. E così l’ha spuntata il Barletta di Sciannimanico: pochi chilometri perché il centravanti di Alfonsine inauguri una nuova, affascinante avventura sulla strada della salvezza per la squadra della cittadina della disfida. Nelle piazze coraggiose ed a dimensione d’uomo, Riccardo Innocenti non ha mai tradito le aspettative: basti pensare al Gallipoli dei miracoli ed al Marcianise. Durata biennale, quindi sino al 30 giugno 2012, per l’accordo stipulato fra l’ex punta ionica ed il sodalizio del tandem Tatò- Sfrecola, i quali in serata hanno riservato in serata un altro asso nella manica: l’acquisizione di Luigi Rana, attaccante classe ’86 in forza al Bari, già esordiente in massima categoria con i galletti di Ventura . Varata quindi la nuova coppia gol per una formazione che rilancia le proprie ambizioni per evitare le forche caudine dei play out.

Per il Taranto, invece, si prospetta una girandola di attaccanti. Ousmane Sy è la certezza, e martedì sarà a disposizione del tecnico Dionigi (prestito con diritto di riscatto dalla Reggina, ndr). Nel mirino c’è anche Domenico Girardi, il cui cartellino appartiene al Chievo: partenopeo d’origine, classe ’86, nello scorso torneo ha indossato la casacca del Modena realizzando 2 gol in 24 partite. Ma è un masticatore anche della Lega Pro: nell’allora C2 ha giocato nelle fila di Benevento e Prato, mentre le ultime annate le ha spese rispettivamente a Verona (08/09, 23 partite e 5 gol) e Foligno (07/08, 29 gare, 10 reti). Lo segue la Lucchese, anche se la pista prediletta da Indiani è quella che porta ad uno scontento Zizzari.

Era svettata, inoltre, la candidatura ionica per Rachid Arma, poco spazio attualmente nel Vicenza. Marocchino nato nell’85, tra il ’08 ed il ’10 ha militato nelle fila della Spal, in C1: 33 presenze e 14 reti nella prima stagione, solo due nella successiva, che però gli ha schiuso le porte della serie cadetta, con un blitz nel Torino (10 esibizioni) ed un’apparizione nel Cittadella.

I nomi non si esauriscono, anzi: nelle ultime ore si definisce praticamente fatto l’accordo con un altro big inseguito a lungo, in passato, dalla dirigenza tarantina, ovvero Ciro Ginestra. Rinomato il curriculum dell’attaccante di Pozzuoli, classe ’79: le ultime tre stagioni l’hanno visto protagonista in cadetteria, prima col Gallipoli di Giannini (21 presenze, 5 reti), poi passato a gennaio ’10 a Crotone, squadra della quale è ancora parte (complessivamente 13 gol). Di Ciro Ginestra si ricorda il prolifico biennio in C1 nel Gallipoli del patron Barba (15 sigilli nel 08/09, anno della storica promozione), ma il suo palmares annovera anche le esperienze di Perugia, Frosinone (11 gol), Padova.

Chi potrebbe restare a sorpresa in riva allo Ionio è invece Emanuele Ferraro, forte di un pluriennale e voluto dalla famiglia D’Addario nel gennaio dell’anno scorso. Nonostante qualche prestazione deludente di troppo e le panchine collezionate: il trasferimento alla formazione belga dell’Eupen non sembra né gradito al calciatore, né facile per il club suddetto, che si è già cautelato. L’attaccante messinese non è disposto a decurtarsi l’ingaggio né ad accettare proposte dalla Seconda Divisione.

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