In un momento di incertezza che avvolge il futuro del Taranto, a parlare è Salvatore Bertuccelli, ex calciatore rossoblù e attuale direttore tecnico della scuola calcio Dellisanti. Le sue dichiarazioni, rilasciate a Canale7, ospite della trasmissione Fuori Campo, fotografano in maniera lucida e senza troppi giri di parole la situazione attuale.

“Per Taranto, c'è un po' di fermento nel senso che comunque la gente vuol sapere...”: così esordisce Bertucelli, sottolineando come la città viva una fase di attesa mista a preoccupazione. Il nodo centrale, però, resta l'assenza di certezze: “...se non arriva a giugno non riusciremo mai a sapere cosa ci aspetta.”

Una frase che lascia poco spazio all'interpretazione. Bertucelli evidenzia l'urgenza di una pianificazione anticipata, evitando l'ormai consueta abitudine di muoversi all'ultimo momento: “Bisognerebbe cominciare a sondare un pochettino qualche giocatore di categoria, invece che fare sempre all'ultimo minuto...”

Secondo l'ex calciatore, la mancanza di programmazione ha effetti diretti e dannosi sulla stagione sportiva. Ritardi nelle scelte tecniche e dirigenziali si riflettono su tutta la struttura societaria, con ripercussioni sulla qualità del gioco e sulla tenuta della squadra. “Ci troviamo sempre a partire in ritardo e poi viene fuori una stagione da affrontare in maniera non ben strutturata, con una società non ben strutturata”. Il rischio, denuncia Bertucelli, è quello di trascinarsi dietro problemi nati già in estate, che minano l'intero percorso stagionale. Il suo auspicio è chiaro: iniziare quanto prima a lavorare concretamente sul progetto sportivo. “Non credo che prima di giugno possa succedere, a meno che qualcosa non si muove sotto...” - ha aggiunto.