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Redazione MRB.it |
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Giuseppe D'Agostino, presidente della Casertana, ha tirato le somme della stagione in conferenza stampa, parlando con franchezza di successi, difficoltà e futuro. “È stata un'annata travagliata”, ha detto, sottolineando come la squadra abbia raggiunto l'obiettivo minimo, pur non essendo all'altezza delle aspettative iniziali.
Il presidente ha ricordato che “quest'anno abbiamo speso di più, ma ci sono stagioni che, se partono male, è difficile raddrizzarle”. Nessuna bocciatura totale: “Tranne Avellino, nessuno ci ha messo sotto. Undici pareggi dicono che la squadra c'era, ma ci è girata male”.
Sul fronte tecnico, D'Agostino ha giustificato la scelta di richiamare Iori dopo l'esonero: “Chi paga è sempre l'allenatore. Gli ho ridato la possibilità di giocarsela”. Nessun ridimensionamento in vista, ma nemmeno rivoluzioni: “Questa squadra è giovane. Bisogna valutare, il mercato condiziona tutto”. Il nodo del direttore sportivo resta aperto: “Dobbiamo capire se ci sono i presupposti per continuare. Vive a 800 km da qui”.
Ampio spazio è stato dedicato al progetto stadio, definito “la chiave di tutto”. D'Agostino ha parlato di “cinque-seicento posti di lavoro” e di un'opera “che darà una lezione a tutti”. Nessun dubbio sulla realizzazione: “Il più è fatto, le quote sono state cedute al consorzio. Manca solo qualche dettaglio simbolico”.