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Redazione MRB.it |
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"Il 2021 è stato un bell'anno" - ha dichiarato Vito D'Onghia, allenatore della campionessa di nuoto tarantina Benedetta Pilato, nel corso della puntata di fine anno di MRB Domenica Sport - "siamo partiti da Riccione, poi c'è stato Budapest che credo che sia stato il punto più alto di tutta la carriera di Benedetta, grazie a quel record del mondo. Io non tralascerei però neanche la partecipazione alle Olimpiadi, a prescindere da come sia andata quell'esperienza".
"Quest'anno va diviso in due" - ha aggiunto coach D'Onghia - "nei primi sei mesi abbiamo raccolto tanto e i riscontri cronometrici sono stati ottimi, è arrivato il record nel mondo ed è arrivata la conferma al Sette Colli. E' arrivata poi la vittoria all'Europeo e poi le Olimpiadi hanno fatto da spartiacque. Da Settembre a Dicembre è stato un periodo stracolmo di impegni. Benedetta è stata impegnata agli ISL, una sorta di Champions League del nuoto ed è stata la prima italiana a vincerli. Poi nella seconda parte di stagione è stata molto sfortunata perchè ha avuto problemi di salute, tra faringite, problemi alla gola e febbre. E' riuscita a superare questi problemi portando a casa due argenti a Kazan e ad Abu Dhabi, nonostante le sue condizioni fisiche".
"Benedetta è molto ambiziosa" - aggiunge Vito D'Onghia - "cerca da se stessa molto di più di quanto media e giornalisti le possano chiedere. Alcune volte io, il preparatore atletico, i suoi genitori e tutte le persone che le stanno attorno, cerchiamo di fare da filtro rispetto a tutte le pressioni che possono arrivare dall'esterno. Non è facile ma alcune volte è lei stessa che si pone degli obiettivi superiori a quelle che le chiedono. Ma c'è da dire la verità: tutti le riconoscono che comunque ha ancora 16 anni e quello che ha fatto finora ha dell'incredibile. Benedetta è osannata continuamente e riceve sempre mille complimenti. Poi, il record del mondo è stata una scarica di adrenalina pazzesca..."