SEMIFINALI ANDATA

Disastro Roma, lo United ipoteca la finale

Giallorossi umiliati di nuovo all'Old Trafford dopo l'illusione dei primi 45'. Ancora in bilico Villarreal-Arsenal
   Armando Torro

30 Aprile 2021 - 07:00

Tempo di lettura: 5 minuti

Si dice che la speranza sia l'ultima a morire, ma la condizione in cui versa adesso la Roma è più che critica. Perché il tennistico 6-2 dell'Old Trafford contro il Manchester United nell'andata delle semifinali di Europa League ha praticamente azzerato le speranze dei giallorossi di raddrizzare una stagione deludente in campionato e quelle di Fonseca di essere confermato alla guida della squadra per la prossima stagione.

Fino all'arrivo in Inghilterra la Roma aveva vinto tutte le sfide in trasferta nella fase a eliminazione diretta della competizione e il primo tempo è sembrato andare nella stessa direzione. Nonostante la superiorità tecnica dei Red Devils, l'undici dell'allenatore portoghese ha tenuto botta e reagito al vantaggio siglato da Bruno Fernandes, che ha sfruttato il posizionamento di una difesa troppo alta. La Roma ha comunque continuato a giocare un calcio propositivo che ha spaventato i padroni di casa, ha portato al rigore per fallo di mano di Pogba e alla successiva trasformazione di Pellegrini, poi autore dell'assist per il gol dell'illusorio sorpasso di Dzeko (sesta rete in carriera all'Old Trafford) e il doppio salvataggio dell'ex Smalling su Cavani dopo uno scriteriato passaggio orizzontale di Ibáñez ha mandato al riposo le squadre sul 2-1 per i giallorossi. Nel mezzo tre infortuni nel giro di 35': evitabili perché ricadute muscolari quelli di Veretout (2') e Spinazzola (37'), sfortunatissimo quello di Pau López (28') in caduta dopo una parata.

L'impossibilità, se non nell'intervallo, di fare altre sostituzioni a gioco in corso ha influito nel secondo tempo, ma non tanto quanto gli spazi lasciati alle ripartenze dello United. Un paradosso: la squadra in vantaggio, anziché puntare sul far scoprire quella che doveva recuperare, si è scoperta favorendo subito il pareggio di un killer infallibile come Cavani.
Gli errori di reparto e individuali hanno pesato molto, perché l'azione del 3-2 firmato ancora dall'ex Napoli e Palermo è nata da un posizionamento sbagliato della linea difensiva e si è concretizzata grazie alla corta respinta di Mirante proprio sul destro dell'uruguagio.
Sul quarto gol oltre all'aver concesso spazio a Rashford per correre, recuperare il pallone e a metterlo in mezzo per Cavani si è aggiunto il signor Del Cerro Grande: l'arbitro spagnolo ha assegnato un rigore che definire generoso è un eufemismo perché il contatto tra il 7 dei Red Devils e Smalling in scivolata è la naturale conseguenza del tentativo di colpire il pallone, mancato da entrambi e sfilato via senza pericolo. Dal dischetto Fernandes è stato come al solito infallibile e ha chiuso la partita, demoralizzando ulteriormente una squadra già in difficoltà. La Roma ha continuato anche peggio, non creando problemi in avanti agli uomini di Solskjaer e sbagliando tutto lo sbagliabile dietro, come lasciare completamente solo Pogba in area sugli sviluppi di un calcio d'angolo e, sulla sventagliata di Cavani, spalancare gli spazi al neo entrato Greenwood che ha superato un non irreprensibile Mirante.

Il Manchester United alla vigilia aveva presentato la partita sui social con il maxischermo di quel 7-1 datato 10 aprile 2007, ritorno dei quarti di Champions in cui Solskjaer era in campo, dopo l'andata vinta 2-1 dalla squadra allenata da Spalletti. A distanza di 14 anni e 19 giorni sono tornati con prepotenza quei fantasmi e quegli incubi nella mente dei tifosi giallorossi, che negli ultimi 7 anni hanno vissuto altre tre umiliazioni: l'1-7 casalingo contro il Bayern Monaco, il 6-1 al Camp Nou contro il Barcellona e il 5-2 di Anfield contro il Liverpool, ultima semifinale Uefa della loro squadra. È impietosa anche un'altra statistica per la Roma, cioè l'essere la seconda squadra italiana ad aver subito 5 gol nel secondo tempo in competizioni europee dopo la Fiorentina nel 1984 contro l'Anderlecht.

Per una partita che è stata chiusa - come poi di fatto il discorso qualificazione - ce n'è un'altra che si è riaperta e ha riaperto i giochi in vista del ritorno per un rigore ridicolo, fischiato peraltro quasi in contemporanea.
Si tratta di Villarreal-Arsenal che al 71' era su un tranquillo e meritato 2-0 per i padroni di casa (reti di Trigueros e Albiol nel primo tempo), vicini al tris con Moreno pochi minuti prima e in superiorità numerica per la doppia ammonizione di Ceballos.

Si iniziava a delineare la vendetta di Emery sulla sua ex squadra nel derby basco delle panchine con Arteta quando Saka, migliore in campo dei Gunners, è entrato in area e ha chiaramente cercato il contatto allargando la gamba destra verso Trigueros che lo ha inevitabilmente colpito.
A differenza del primo tempo per il penalty annullato a Pépé per fallo di mano nello sviluppo dell'azione, il Var non ha fatto cambiare idea al fischietto portoghese Soares Dias che ha assegnato il tiro dagli 11 metri spedito in porta dall'attaccante ivoriano. Così all'Estadio de la Cerámica l'Arsenal è tornato alla carica e il solito Saka ha procurato la seconda ammonizione a Capoue rimettendo le squadre in parità numerica le squadre. Ma non il risultato finale perché, come Leno su Moreno, anche Rulli dall'altra parte ha negato il 2-2 ad Aubameyang dando comunque un vantaggio al sottomarino giallo per il ritorno di giovedì prossimo all'Emirates Stadium.

Man. Utd-Roma 6-2
Fernandes 9' (U); Pellegrini r 15', Dzeko 33' (R); Cavani 48',64', Fernandes r 71', Pogba 75', Greenwood 86' (U)
Villarreal-Arsenal 2-1
Trigueros 5', Albiol 29' (V); Pépé r 72' (A)

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