"Il Taranto è stato destinatario di un provvedimento che ha penalizzato la squadra di un punto e inibito il proprio presidente per tre mesi" - ha esordito l'avvocato Enzo Sapia, vicepresidente della società rossoblù - "per una vicenda che nasce nella stagione precedente, relativa ad un contenzioso creato prima dell'arrivo del presidente Giove. Il Taranto passa nelle mani Giove nell'ottobre del 2017 ed eredita tutte le pendenze e liti processuali in sede di giustizia sportiva".

Sapia inizia ad entrare nel merito, "il Taranto si è iscritto nel campionato successivo e dopo il suo arrivo, Giove è venuto a conoscenza della pendenza relativa ai tre calciatori dei mesi di marzo, aprile e maggio. Ha pagato quanto dovuto dopo il lodo arbitrale, nei 30 giorni previsti. Nel momento di formalizzare l'iscrizione, però, vi era ancora questa pendenza. Successivamente è arrivato anche il problema relativo al mese di Giugno per il quale è ancora in corso un altro lodo arbitrale ma questa società, ancora prima di arrivare a sentenza, ha deciso di pagare per non avere problemi".

"Nella sentenza di ieri si dice che indipendentemente dall'esito del lodo arbitrale" - aggiunge Sapia - "resta un dato formale e cioè che il Taranto all'atto dell'iscrizione del campionato 2017/2018 non aveva gli atti liberatori relativi a quelle mensilità e formalmente è stata commessa una violazione".

"Questo punto di penalità non pregiudica comunque il futuro di questa squadra" - conclude l'avvocato - "abbiamo spiegato alla squadra cosa è successo e nei giocatori è ritorno subito l'entusiasmo. Volevamo comunque chiarire alla città cosa fosse accaduto, spiegando tutta la storia e le tempistiche. Entro i 7 giorni previsti provvederemo a presentare ricorso e sono convinto che abbiamo tutte le ragioni per risolvere positivamente questa questione".