TARANTO FC

Cazzarò, 'Sono qui per una scelta di cuore. Il Taranto è una malattia'

'Ad oggi sono questi i giocatori e su di loro devo lavorare' - ha dichiarato riguardo la squadra
   Emiliano Fraccica

21 Settembre 2017 - 19:06

Tempo di lettura: 3 minuti

Nella giornata di giovedì, alla presenza del ds Luigi Volume, è stato presentato il nuovo tecnico rossoblù Michele Cazzarò. Tarantino doc, in passato già tecnico del Taranto.

Cerignola è il banco di prova, stai studiando accorgimenti tattici?
"Tutti dicono che sia importante, in realtà è una partita importante come le altre".

Qual è lo stato psicologico della squadra dopo le sconfitte e il potenziale inespresso?
"Quando ci sono i cambi c'è sempre un pò di sbandamento, ma il calcio è fatto anche di queste cose e i giocatori sanno che devono reagire a quest'inizio traumatico".

Cosa ti ha spinto ad accettare?
"Per fare delle scelte importanti di solito ci si prende del tempo per ragionare, stavolta non è stato così. È stata una scelta di cuore, amare il Taranto è quasi una malattia per me".

Ci sono dei calciatori adatti al tuo sistema di gioco?
"Ad oggi sono questi i giocatori e su di loro devo lavorare, se ci sarà bisogno di puntellare qualcosina ne parleremo con Volume".

Il tuo credo tattico sarà praticabile già a Cerignola?
"Si lavora in questa direzione, ma non è sicuro niente".

Con gli uomini a disposizione non credi sia meglio il 3-4-1-2 che 3-4-3, modulo che esalterebbe le doti di Crucitti o Ancora?
"Si può pensare a qualsiasi soluzione, ma bisogna poi metterla in pratica sul campo".

Questa tua predisposizione a rincorrere è difficile? Per domenica punti sulla prestazione o sul risultato?
"Preferisco sempre la prestazione, senza di essa non si fa risultato. Sto lavorando sulla testa dei giocatori, mi sono fatto una buona idea sulla squadra, non hanno cominciato bene, ma sappiamo che il calcio è così. Rincorrere non è mai facile perché rincorrendo si cade, ma ce la metteremo tutta. Ovviamente in questo essenziale sarà anche il contributo dei tifosi, preferisco lo stadio pieno. Ho sentito parlare di pressione troppo alta per alcuni giocatori ma il più delle volte è una scusa, quando accetti Taranto sai dove stai andando, sai che la pressione è alta".

Il girone H è più difficile degli altri? I giocatori non abituati possono pagare questo confronto?
"Non so se cambi qualcosa per i giocatori, il girone H però è sempre il più difficile. Potenza, Cavese e Cerignola sono le avversarie più temibili. Il campionato però non si vince adesso ma a maggio".

Come sarà composto lo staff?
"Sono rimasti tutti tranne l'allenatore dei portieri, troveremo una soluzione in tal senso".

Cosa ti aspetti da questa esperienza?
"Il massimo, come sempre".

I risultati sono stati sempre dalla tua parte, ritieni che partendo con questo handicap di 6 punti potrebbe essere l'anno buono?
"Potrebbe se ce la mettiamo tutta".

Galdean e Corso possono coesistere a centrocampo?
"I giocatori bravi possono giocare insieme".

Confermerai Pera capitano?
"Sì, certamente, non ho motivi per non farlo".

Sceglierai sempre la panchina di sinistra?
"Sì, perché è più vicina agli spogliatoi. Così se perdiamo la corsa dura poco..."

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