Vannucchi festeggia sotto la Curva a fine gara - foto Luca Barone
Vannucchi festeggia sotto la Curva a fine gara - foto Luca Barone
Roberto Orlando | |
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Tempo di lettura: 3 minuti
Vannucchi: nel primo tempo vede passare troppe palle dalle fasce. In avvio di ripresa subito impegnato in due occasioni, diventa protagonista della retroguardia. Miracoloso su Mastroianni a pochi minuti dal termine, 7
Riggio: parte male, perdendo spesso la marcatura e commettendo diversi errori. Riesce a prendere le contromisure agli avversari ma sembra l'anello debole della difesa. 5,5 (dal 46' Ladinetti: più ordinato, ma la squadra con l'assetto del 3-5-2 gira meglio e rischia meno. Gli ultimi minuti sono tutti di cuore e muscoli. 6)
Miceli: oggi chiamato agli straordinari, dalle sue parti la vita da attaccante è difficile. Molto attento, lavora molto di mestiere ma con meno irruenza del solito. Brivido all'83' quando si perde Mastroianni. 6
Enrici: la prima frazione è quasi un incubo per tutti, ma il difensore rossoblù mantiene lucidità e copre bene. Il finale è da cardiopalma, anche il pallone in tribuna va bene. 6
Luciani: buon apporto del braccetto di destra della squadra di Capuano, anche se dalle sue parti D'Orazio oggi è quasi sempre imprendibile. Infatti se lo perde in occasione della rovesciata ad inizio ripresa. 6
Calvano: un po' impallato nel primo tempo, dove gira spesso a vuoto. Ritorna sui suoi standard performativi nella ripresa, anche se la gara è sempre di difficile gestione. 6
Zonta: il Latina prende possesso del gioco e il centrocampo del Taranto va in sofferenza. Nella ripresa, con l'uomo in più riesce a dare un contributo maggiore al gioco. 6
Ferrara: legato anche lui dal pregevole avvio dei laziali, ma riesce a farsi valere, soprattutto nella ripresa. Ottima chiusura su Paganini al 75', lucido ed efficace. Esce in preda ai crampi 6,5 (dall'88' Mastromonaco: sv)
Kanoute: svaria su tutto il fronte offensivo, ma con poche idee. Nella ripresa un paio di incursioni ma sale subito la stanchezza. 5,5 (dal 57' Orlando: subito col piede caldo, si sacrifica in una partita dove serviva il machete e non il fioretto. 6)
Simeri: il tridente non punge e l'unica cosa da fare è tenere alto il pressing. Le idee latitano e le occasioni anche. 5,5 (dal 57' De Marchi: gira intorno all'area di rigore senza essere mai il riferimento più avanzato. Prova anche il tiro, ma ha poca fortuna. 6)
Bifulco: una occasione, che poteva essere quella buona. Poi poco altro: il Taranto arretra e in avanti c'è solo spazio per qualche incursione in contropiede. 5,5 (dal 46' Valietti: entra subito in partita e il centrocampo rossoblù inizia a girare. Gli ultimi venti minuti sono tutti di muscoli, ma è presente e concreto. 6)
Capuano: Fontana trova subito le contromisure alla squadra di Capuano, che soffre maledettamente per tutto il primo tempo. La prima contromisura del tecnico rossoblù è quella (coraggiosa) di rinunciare a Bifulco per inserire un centrocampista in più e passare al 3-5-2. Cambio della coppia di attaccanti e il Taranto riesce finalmente a giocare. La fortuna di Capuano oggi si chiama Vannucchi. 5,5
Latina: trasformato rispetto a dieci giorni fa, può contare su alcuni giocatori che mostrano bei numeri, Di Livio e D'Orazio su tutti. I laziali sembra possano colpire in ogni momento e le occasioni per passare in vantaggio sono numerose, ma i suoi attaccanti sprecano tutto. Chiude la gara con cinque attaccanti, c'è da dire che i nerazzurri se la sono giocata fino all'ultimo minuto. 6
Arbitro, signor Caldera di Como: mostra personalità anche sulle decisioni da VAR (visto l'esordio della tecnologia in questi playoff) e gestisce la gara con polso. Pochi interventi di difficile lettura, ma il direttore di gara è sempre vicino all'azione. Pochi ma giusti cartellini. 6,5