SERIE A ASI

VCT, Nardone: ''Fattore numerico determinante''

Il capitano dei delfini analizza la sconfitta contro Life Bar nella seconda giornata
   Redazione MRB.it

15 Settembre 2023 - 23:00

Tempo di lettura: 3 minuti

La Virtus Calcio Taranto deve digerire la sconfitta rimediata nella seconda giornata di Serie A ASI contro Life Bar e analizzare le cause che hanno portato al 3-2 finale al Vivere Solidale di Paolo VI. Il primo a farlo è stato Benedetto Nardone, che è partito dal dato più evidente, ovvero i soli 11 uomini contati a disposizione di mister Palumbo e la sofferenza di fronte a una squadra numericamente e atleticamente più attrezzata per i 60': "Nel secondo tempo loro avevano molta più gamba rispetto a noi che abbiamo subito la stanchezza e quindi hanno potuto fare il contropiede. È stato un fattore determinante - ha ammesso il capitano dei delfini ai microfoni di MRB.it. -, perché noi comunque abbiamo giocato una buona partita creando tante occasioni da gol. Purtroppo le abbiamo sprecate e contemporaneamente la difesa ha commesso importanti errori di valutazione in occasione dei gol".
In particolare quelli che hanno portano al momentaneo 2-0 in avvio di ripresa secondo il difensore tarantino classe '77: "Eravamo troppo alti, praticamente tutti nella loro metà campo, è rimbalzata una palla a centrocampo, non c'è stata comunicazione tra i reparti e l'abbiamo lasciata all'attaccante che ha lanciato il compagno in velocità e quello si è involato".

Non solo questo, ovviamente, perché l'altro aspetto negativo ha riguardato la fase di finalizzazione, quello che avviene negli ultimi 20 metri di campo, cioè un vecchio difetto della Virtus: "Nel primo tempo non abbiamo concretizzato palle gol importanti sullo 0-0, penso a quelle capitate a Orlando, Crocco e De Santis. Lo stesso è successo nel secondo tempo con l'occasione capitata a me di testa e in generale è mancata la lucidità per la stanchezza e abbiamo reso difficili delle azioni promettenti, ci siamo incartati", ha sottolineato Nardone.
A livello personale, invece, la prova è stata difficile per il 45enne, tornato in campo da titolare dopo 5 mesi e diversi infortuni: "A parte la stanchezza fisica che si è fatta sentire, per fortuna non ho avvertito dolori muscolari nonostante il campo pesante", è stata la sua sensazione positiva.
Ma cosa devono fare i delfini per affrontare al meglio le partite che verranno? "Dobbiamo lavorare sulla presenza delle persone, perché è molto complicato giocare in 11 contati sotto il sole a oltre 30 gradi. Magari con qualche subentrato più fresco fisicamente avremmo potuto ribaltare la partita - ha rincarato il capitano -. Quanto al gioco la squadra non ha nulla da recriminare, ma dobbiamo essere più cattivi sotto porta".

In questo fine settimana la Virtus avrà il turno di riposo e poi dovrà accogliere Programma Sviluppo, arrivata in estate a giocarsi le finali nazionali ASI ma battuta 3 volte su 3 la scorsa stagione. Per Nardone questo aspetto, in realtà, conta relativamente in ottica della sfida della settimana prossima perché "ogni partita è a sé e probabilmente molte squadre hanno cambiato degli elementi rispetto all'anno scorso", ha fatto notare. Inoltre, per capire l'andazzo del campionato "toccherà aspettare la quinta o sesta giornata con le rose definite a fine mercato e con i primi distacchi in classifica - ha detto rispondendo sulle proiezioni di classifica -. Noi comunque dobbiamo affrontare le partite con l'ottica di portare a casa i punti che ci servono a prescindere dall'avversario, abbiamo bisogno di una vittoria per riscattarci del passo falso di sabato, sperando sempre di avere più uomini a disposizione", ha ribadito in conclusione.

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