Taranto si prepara ad accogliere i Giochi del Mediterraneo, che si svolgeranno nella città dei due mari nel 2026. Un grande passo verso la manifestazione e per tutta la comunità è avvenuto con la presentazione del progetto del nuovo stadio Iacovone. L’impianto risponderà ai requisiti UEFA 4, con l’obiettivo di non limitarsi al solo evento sportivo ma di rendersi fruibile ogni giorno dell’anno grazie alla presenza di un retail park, un centro congressi, un centro di medicina dello sport, una palestra, un asilo nido, spazi coworking e un albergo. Una vera e propria opera di rigenerazione e riqualificazione del quartiere Salinella. Inoltre, sul sito della Gau Arena, che in passato ha anche progettato l’Allianz Stadium, attuale casa della Juventus, viene fatta chiarezza per quanto riguarda la capienza precisa che sarà di 16306, quindi non di 16500, come inizialmente detto dall’ad di Esperia Investor Antonio Ferrara, né di 18000, come annunciato da Roberto Busso, ad di Gabetti. 1200 saranno i posti riservati ai tifosi ospiti, in uno stadio che comprenderà anche sedici Sky Box, servizi hospitality, area stampa e broadcast, oltre ad una distanza dal campo di 5,90 metri per la Tribuna Ovest e Distinti e di 7,90 metri per le curve, garantendo, in questo modo, una visuale ottima indipendentemente dal posto.

Dal sito, inoltre, si può anche notare la Red Sport Srl come cliente, una società tarantina, con sede in viale Magna Grecia, che si occupa di gestione di impianti sportivi e polivalenti che ha come soci, come riportato dal Corriere di Taranto, lo stesso Antonio Ferrara, ad di Esperia Investor, che al contempo detiene anche una percentuale delle quote, ed Emiliano Di Bartolo, founder e chairman di Esperia Investor e founder e CEO di Gabetti Short Rent. Il project financing prevede un investimento complessivo di 85 milioni di euro, 20 provenienti dal pubblico e 65 dal privato.