NUOTO

Coach D'Onghia: ''Esperienza di Budapest top. Contentissimi per tutti i risultati ottenuti''

Intervista esclusiva all'allenatore della campionessa mondiale Benedetta Pilato: ''ora gli Europei''
   Roberto Orlando

27 Giugno 2022 - 14:00

Tempo di lettura: 3 minuti

Scorrendo qualche foto del nostro archivio, ne abbiamo trovato diverse di Benedetta e Vito. In alcune la campionessa del mondo dei 100 rana è una bambina sorridente come tante altre bimbe che frequentano la piscina. Il binomio D'Onghia - Pilato continua saldamente a camminare insieme e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. 17 anni, 3 medaglie mondiali, battuti tutti i record di precocità. Benedetta Pilato è andata a medaglie in quasi tutte le competizioni continentali, mondiali ed europee, dalla vasca lunga a quella corta. All'appello manca solo l'oro ai mondiali in vasca corta e una medaglia olimpica. Ma per una ragazza di 17 anni, in costante crescita, c'è sempre tempo.

Abbiamo voluto aspettare un paio di giorni per sentire la voce di Vito D'Onghia, attendere che la felicità e tutti i sentimenti sedimentassero e avere il quadro lucido dell'esperienza ungherese
Siamo felicissimi. L'esperienza di Budapest è stata fantastica e va bene così. Magari alla vigilia ci aspettavamo un oro nei 50 e di accedere alla finale dei 100 e invece torniamo a casa con un oro e un argento".

Cercando di annusare gli umori in giro, tra gli addetti ai lavori e i tifosi, forse qualcuno è rimasto deluso per il mancato oro sui 50.
La delusione resta la loro. Noi tutti siamo soddisfattissimi, dalla famiglia allo staff. Sono risultati comunque incredibili, che devono essere inquadrati nell'ottica di una ragazza di 17 anni che ha fatto qualcosa di straordinario, frutto della tenacia e degli allenamenti.

Sempre voci di critica, si è messa sotto accusa la partenza di Benedetta, che gli avrebbe fatto perdere tempo.
Ormai è di dominio pubblico, e non si tratta nemmeno di trovare scuse: Benedetta ha nuotato col ciclo e questo momento per una donna svuota di energie, lucidità, reattività. Nel nuoto femminile può capitare, fa parte della normalità delle cose. (la Pellegrini rimase fuori dal podio alle olimpiadi di Rio nel 2018 per la vicinanza col periodo del ciclo, ndr).

Insomma, queste voci sono un po' ingenerose.
Non so cosa ci si aspetta di più da una ragazza esplosa a 13 anni, che ha saputo sostenere il peso e la pressione della notorietà improvvisa e che continua a crescere nei numeri e nei risultati. Benedetta è l'italiana più giovane ad aver esordito in nazionale, è detentrice di un record del mondo e in questi mondiali è stata l'unica a scendere sempre sotto i 30"

Come ha vissuto la vicinanza tua e della famiglia in questi giorni?
Siamo arrivati a Budapest un paio di giorni prima della finale dei 50, e naturalmente per Benedetta avere accanto la madre e le persone del suo staff le ha dato maggiore tranquillità, anche se lei era abbastanza concentrata nonostante molto stanca per quanto detto prima.

Adesso? Riposo?
Macché, tra un paio di giorni siamo di nuovo in vasca. Tra tre settimane ci sono gli Assoluti di Ostia (dal 19 al 21 luglio, ndr) e poi l'altro grande appuntamento di quest'anno, gli Europei di Roma, dall'11 al 17 agosto. 

Gli appuntamenti di Benedetta per continuare la scalata tra gli atleti italiani più medagliati del nuoto sono lì, così come tutti noi saremo lì a seguirla e sostenerla.

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