Alfredo Cimino, una vita passata tra i campi di calcio come giocatore, come allenatore ed oggi preparatore dei portieri. Reduce dall’esperienza degli ultimi tre anni a Gravina in Serie D, per la stagione sportiva 2021/22 collaborerà con lo staff tecnico coordinato da mister Fabio Buonafede.

Alfredo, come si insegna ad un bambino a fare il portiere?
“Io dico sempre che portieri si nasce, bisogna averlo nel DNA, è il ruolo più complesso che ci sia. Secondo me uno nasce con la voglia di fare il portiere, ovviamente da piccoli bisogna imparare la tecnica che è l’elemento più importante. Bisogna insegnare ai bambini come comportarsi tra i pali e come gestire una partita. Quando si va solo di istinto senza le giuste basi non è possibile diventare portiere”.

Quali difficoltà incontri principalmente?
“Il calcio è cambiato tanto così come è cambiato l’approccio che i bambini hanno con il calcio. In passato si iniziava a giocare per strada, bastava solo avere un pallone. Oggi tra computer e videogiochi i bambini fanno fatica ad avere delle coordinazioni motorie o anche solo correre. Ecco perché i genitori devono spingere di più i bambini a fare sport, è davvero fondamentale”.

Come si capisce se un bambino è adatto a ricoprire quel ruolo?
"Se hai esperienza te ne accorgi subito, si vede già nei primissimi anni se un bambino è portato per fare il portiere. E’ fondamentale analizzare tanti aspetti che vanno dal carattere, dalla posizione in campo e anche dalla coordinazione. Il fattore davvero importante è dare le giuste basi quando sono ancora piccoli perché, come dicevo prima, è un ruolo difficilissimo da ricoprire; specialmente con le regole che ci sono, per un portiere oggi è importante anche saper giocare con i piedi ad esempio”.

Prossima stagione, cosa ti aspetti?
“Personalmente di ripartire con una prima squadra, nonostante abbia dato massima disponibilità a Fabio Buonafede, perché credo tantissimo nel suo progetto e vedo in lui tantissima professionalità. La Virtus si sta espandendo tantissimo a Taranto e ormai è una realtà ampiamente consolidata. Poi ovviamente, ce lo auguriamo tutti, di non sospendere le attività perché, soprattutto per i bambini, è importantissimo continuare a fare sport e confrontarsi con i compagni”.