SEDICESIMI DI FINALE

Milan e Roma passano agli ottavi, il Napoli è fuori

Sofferto 1-1 per i rossoneri, tutto facile per i giallorossi e agli azzurri non basta il 2-1
   Armando Torro

26 Febbraio 2021 - 07:00

Tempo di lettura: 6 minuti

Il ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League ha disegnato un giovedì dolceamaro per le italiane, dove però sono più le note negative di quelle positive.
Iniziamo col Milan che risponde perfettamente all'aggettivo: il pareggio per 1-1 a San Siro contro la Stella Rossa ha premiato i rossoneri che hanno superato il turno, ma è il come a far preoccupare Pioli e il suo staff.

Esattamente come all'andata, la testa della squadra era al successivo impegno di campionato contro la Roma, mentre la Stella Rossa di Stankovic è venuta a Milano per giocarsela fino alla fine senza perdersi mai d'animo proprio come la settimana precedente. La combinazione di questi due fattori è stata esaltata dal rigore dell'1-0 trasformato impeccabilmente da Kessié, perché da quel momento il Milan ha pensato di avere la partita e la qualificazione in tasca, continuando a sottovalutare i serbi e facendosi schiacciare anziché cercare subito il raddoppio. Di conseguenza la Stella Rossa ha trovato il gol (annullato per fallo di mano) una prima volta sugli sviluppi di un calcio d'angolo e una seconda su una ripartenza negli ultimi 30 metri in cui Romagnoli si è dimostrato ancora inadeguato nella marcatura del diretto avversario, lasciato puntualmente a distanza di tre metri: nello specifico Ben Nabouhane dalle Isole Comore - non Lukaku da Anversa come domenica - che pure si era già reso protagonista con un calcio di punizione che aveva scheggiato l'incrocio dei pali.
Dopo l'ultima occasione per il 2-1 fallita da Dalot, nell'intervallo Pioli ha dovuto inserire Ibrahimovic e Rebic per Leao e Krunic: il croato si è divorato il 2-1 e l'espulsione per doppio giallo a Gobeljic, come all'andata, ha reso ancora più molle il Milan e pericolosa la Stella Rossa. Fino al momento in cui ancora su calcio piazzato Donnarumma ha sfoderato un gran intervento su Sanogo per salvare il risultato e festeggiare il suo 22esimo compleanno. Ibrahimovic è stato spesso in fuorigioco, compresa l'azione del gol annullato a Saelemaekers (entrato al posto di Castillejo) e poi ha sonnecchiato anche lui mentre la Stella Rossa ha schiacciato il Milan fino all'ultimo minuto, seppur in inferiorità numerica.

L'unico aspetto positivo per i rossoneri è proprio il passaggio agli ottavi per i gol in trasferta: il non aver perso una partita gestita malissimo senza le dovute energie fisiche e soprattutto mentali non lascia comunque ben sperare per domenica all'Olimpico, anche perché la Roma è in un periodo decisamente migliore.
La squadra di Fonseca lo ha dimostrato azzannando la partita contro il Braga con la voglia di El Shaarawy e di Dzeko che hanno confezionato il vantaggio al 23' con il destro a giro del faraone respinto dal palo e finito su quello del numero 9 bravo a realizzare il 29esimo gol per la Roma nelle coppe europee, staccando definitivamente Totti fermo a 28 in testa a questa classifica. Anche i giallorossi hanno fatto un piccolo turnover (inizialmente in panchina Spinazzola e Mkhitaryan) avendo il solo Mancini come difensore centrale, eppure non si è affatto visto.
Anzi, il neoentrato Pérez si è conquistato il rigore che capitan Pellegrini ha calciato fuori al 72', però si è fatto perdonare subito dopo con l'assist al bacio proprio per lo spagnolo. A proposito di spagnoli, Pau López si è disimpegnato bene sui tiri dalla distanza della squadra portoghese riaffermando la sua titolarità e Mayoral ha segnato ancora come all'andata su assist di Spinazzola, dopo il momentaneo 2-1 per il secondo autogol stagionale di Cristante (goffo come quello contro il Bologna in campionato).
Fonseca si è tolto il dubbio su chi schierare in attacco contro il Milan in un modo che avrebbe volentieri evitato: era prevista la staffetta con Mayoral, ma Dzeko è uscito dal campo per un problema all'inguine e probabilmente starà fuori almeno una settimana.

La squadra più sfortunata tra le tre italiane su questo aspetto è certamente il Napoli che contro il Granada ha potuto recuperare Koulibaly e Mertens (dalla panchina) perdendo però Osimhen a Bergamo. Nel 3-4-1-2 disegnato da Gattuso per la difficile rimonta il migliore è stato Zielinski che ha riacceso le speranze dopo soli 120" dall'inizio della partita, ma esattamente come una settimana prima gli spagnoli hanno colpito al primo tiro in porta, la zuccata di Montoro al 24'. La doccia fredda non ha demoralizzato gli azzurri che hanno continuato ad attaccare a testa bassa per tutto il primo tempo, rendendosi ancora pericolosi con Zielinski e soprattutto con la punizione finita sulla traversa di Insigne. Il Granada ha comprensibilmente iniziato a giocare sporco, con falli e perdite di tempo, e l'arbitro tedesco Siebert ha solo accordato lunghi recuperi (sia al primo che al secondo tempo) graziando più volte i giocatori ospiti.
Nella ripresa è arrivato il 2-1 di Ruiz su assist di Insigne e il portiere Rui Silva ha tenuto il risultato con due grandi interventi su Insigne e Ghoulam, blindando la qualificazione degli spagnoli che hanno continuato a giocare col cronometro e alla fine hanno strappato il pass per gli ottavi.

Il Napoli è in buona compagnia, perché tra le big cadute il giovedì ci sono Bayer Leverkusen, Hoffenheim e Leicester, tutte e tre sconfitte con lo stesso punteggio, lo 0-2 in casa, rispettivamente contro Young Boys, Molde e Slavia Praga. Ha rischiato l'eliminazione anche l'Arsenal, ma ha saputo ribaltare il momentaneo 1-2 del Benfica fino al 3-2 finale grazie al solito Aubameyang, mentre il Manchester United ha pareggiato 0-0 contro la Real Sociedad che ha pure fallito un rigore.
Ne hanno realizzati due, invece, i Rangers di Gerrard nel pirotecnico 5-2 sull'Anversa (per un totale di 9-5), osservati da Mourinho che col suo Tottenham - la squadra più in forma da temere nel sorteggio delle 13 - ha rifilato un altro poker al Wolfsberger nel match giocato mercoledì: rimarrà da ricordare per la spettacolare rovesciata di Alli che ha aperto le marcature, forse il gol più bello visto finora in Europa League.

Tottenham-Wolfsberger 4-0
Alli 10', Vinicius 50',83', Bale 73'
Hoffenheim-Molde 0-2
Andersen 19',94'
Shakhtar Donetsk-Maccabi T.A. 1-0
J. Moraes r 67'
Rangers-R. Anversa 5-2
Morelos 9' (R); Refaelov 31' (A); Patterson 46', Kent 55' (R); Lamkel Zé 57' (A); Barisic r 79', Itten r 92' (R)
Villarreal-Salisburgo 2-1
Berisha 17' (S); Moreno 40', r 90' (V)
Ajax-Lille 2-1
Klaassen 15' (A); Yazici r 78' (L); Neres 88' (A)
Napoli-Granada 2-1
Zielinski 2' (N); Montoro 24' (G); Ruiz 59' (N)
Arsenal-Benfica 3-2
Aubameyang 21' (A); Gonçalves 43', R. Silva 61' (B); Tiernei 67', Aubameyang 87' (A)
Dinamo Zagabria-Krasnodar 1-0
Orsic 31'
Bruges-Dinamo Kiev 0-1
Buyalskyi 83'
Psv-Olympiacos 2-1
Zahavi 23',44' (P); Hassan 88' (O)
Bayer Leverkusen-Young Boys 0-2
Siebatcheu 47', Fassnacht 86'
Leicester-Sl. Praga 0-2
Provod 49', Sima 79'
Man. Utd-Real Sociedad 0-0
Roma-Braga 3-1
Dzeko 23', Pérez 74' (R); Cristante a 87' (B); Mayoral 91' (R)
Milan-Stella Rossa 1-1
Kessié r 9' (M); Ben Nabouhane 24' (S)

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