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Armando Torro |
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Non sappiamo se ai giocatori dell'Atalanta tremeranno le gambe allo stadio Maksimir di Zagabria questa sera alle 21 contro la Dinamo. Per i nerazzurri bergamaschi sarà l'esordio assoluto in Champions League, in un girone non impossibile (con Manchester City e Shakhtar Donetsk), considerando che la squadra di Gian Piero Gasperini era stata inserita nella quarta fascia al sorteggio.
Per l'allenatore piemontese si tratta della prima partita in trasferta nella massima competizione europea e ci sono due particolari che accomunano questa avventura al suo esordio assoluto: i colori sociali e lo stadio per le partite in casa. Già, perché Gasperini cerca una grande rivincita dopo l'unica partita sulla panchina dell'Inter in Champions: un umiliante 0-1 a San Siro contro il Trabzonspor, per effetto del gol di Ondrej Celustka.
Era il 14 settembre 2011 e pochi giorni dopo venne la "fatal Novara" e l'esonero, ma ora sembra tutto cambiato. Il Gasp si è detto "felice e un po' curioso per questa avventura" con gli orobici, ma è curioso allo stesso modo notare come questi esordi particolari nella sua carriera si siano susseguiti ogni 8 anni.
Archivio storico Franco Valdevies, foto di Ninni Cannella
Perché è datato domenica 17 agosto 2003 il primo match da allenatore professionista di Gasperini. Indovinate contro chi? Esatto, l'avversario di quel Crotone era proprio il Taranto: allo Iacovone iniziava il girone Q di Coppa Italia Serie C.
Il risultato fu un pirotecnico 3-3 aperto dai calabresi con Bertolini, poi raggiunti e superati da Braca e Passiatore in meno di 20' nel primo tempo, chiuso con il pareggio di Corallo. Nella ripresa ancora Passiatore diede l'illusione alla squadra di Brini, ma a pochi minuti dalla fine arrivò il pareggio di Porchia. A dare il triplice fischio di quella partita fu un arbitro che poi arrivò in Serie A e proprio in Champions League, cioè l'avvocato barlettano Antonio Damato.
In un campionato nefasto per i rossoblù che retrocessero, gli altri due incontri con il Crotone di Gasperini non furono esaltanti: un pareggio per 1-1 allo Scida all'andata e una bruciante rimonta 1-2 allo Iacovone dopo il vantaggio di Triuzzi.
Archivio storico Franco Valdevies, foto di Ninni Cannella
Ora possiamo solo fare i nostri migliori auguri a uno dei tecnici più preparati del campionato italiano, che si è dimostrato capace di rialzarsi e ricostruire, proponendo spesso sprazzi di bel gioco, soprattutto in realtà passionali e meno pressanti dell'Inter come Genoa e Atalanta. E che stavolta San Siro porti bene a lui e ai suoi nerazzurri.
Qui il tabellino di quel Taranto-Crotone 3-3
Taranto: Di Bitonto; Cozzi, Stendardo, Braca, Filippi, Bennardo, Catinali, Deliguori, Di Fausto (76' Mignogna), Vadacca (89' Axo), Passiatore (85' Beltrame). A disposizione: Signorile, Angelini, D'Elia, Montanari. Allenatore: Brini.
Crotone: Dei; Porchia, Scardina, Cardinale, Rossi, Pellegrini, Giuliano, Ciarcià (60' Galardo), Corallo, Bertolini (46' Tarantino), Redavid. A disposizione: Marchetti, Citterio, Russo, Leone, Vantaggiato. Allenatore: Gasperini.
Marcatori: 10' Bertolini (C); 13' Braca, 19' Passiatore (T); 45' Corallo (C); 56' rig. Passiatore (T); 88' Porchia (C).
Arbitro: Damato di Barletta.
Note: ammonito Rossi (C)