LE VOCI DI MRB.it

Otto bastano (per ora)

'L'Humus in Fabula', dalla rubrica di Marcello Fumarola
   Marcello Fumarola

13 Febbraio 2019 - 07:54

Tempo di lettura: 4 minuti

Scavando nei ricordi adolescenziali, il record conseguito dalla squadra di Panarelli con le 8 vittorie consecutive, mi riporta a quel telefilm degli anni 80 in cui era protagonista la famiglia Bradford: "Otto bastano" era appunto il titolo. Al Taranto ovviamente ancora non bastano tutte queste vittorie ma ne serviranno molte altre per centrare l'obiettivo; resta l'inebriante respiro dell'aria della vetta, mantenuta aggrappandosi con le unghie alla parete rocciosa rappresentata dal Savoia dell'ex Campilongo.

In settimana qualche apprensione per le condizioni di Di Bari ma il buon Vito aveva risposto presente anche stavolta; i problemi fisici però si sono fatti presto sentire in partita e hanno costretto Panarelli ad una precoce doppia sostituzione, con la difesa composta completamente da under, guidati dal solo Bova. Il pressing avversario è risultato più efficace anche per questo con la squadra che è parso soffrire l'assenza in impostazione dell'ex bitontino. Dopo un brutto primo tempo l'inizio del secondo ha mostrato da subito un altro Taranto che avrebbe potuto trovare il vantaggio in almeno un paio di circostanze (soprattutto con Di Senso).

Partita di sofferenza nel cui epilogo il Taranto fa un po' il Picerno (entrambe hanno giocato in superiorità numerica) e un pò il Cerignola (gol in pieno recupero e con contestazioni avversarie, del subentrante Croce) che dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, come questa squadra stia lottando sino all'ultimo. Altra importante "firma" di Croce che completa così il tris vincente e, dopo Pomigliano, ne decide un'altra facendo esultare ed esaltare i 5000 dello Iaco. Vittoria fondamentale proprio perché giunta al termine di una partita nella quale la squadra non si è espressa al meglio, subendo a lungo la corsa e la fisicità dell'avversario ma anche l'accortezza tattica di un Campilongo presentatosi "a schiena dritta" e che un dispettuccio (legittimo...per carità) lo avrebbe fatto molto volentieri. Lo spauracchio di un passo falso casalingo è stato così allontanato; ora bisogna sperare che Di Bari possa tornare a giocare senza patemi o rischi di pericolose ricadute.

Vincono, è vero, anche le altre due contendenti, ma la cosa era piuttosto prevedibile; magari si poteva sperare che l'Andria in quel di Picerno ci mettesse "anema e core"; ma come si sa "il cuore è uno...Zingaro" e proprio l'espulsione dell'omonimo giocatore andriese ha agevolato il compito dei lucani che ora hanno la chance, nel recupero contro il Nola, di riprendersi il primato.
Pratica chiusa già nel primo tempo, invece, dal Cerignola che ha portato due volte al gol Lattanzio contro la Sarnese.
Insomma, tutto invariato...e con una giornata in meno.

Da segnalare gli striscioni della Curva a ricordo di vecchi e nuovi eroi (da Iacovone al piccolo grande Giorgio).
Uno striscione invece è stato sequestrato e pare che, sullo stesso, si potesse leggere la seguente frase di saluto all'ex più atteso: "Diakitè...Fracci sognare".

Detto di quanto accaduto in campo, anche se sono consapevole che potrebbe apparire fuori luogo, lasciatemi ribadire un concetto: più la squadra fornisce conferme e dà forma a questo sogno e più cresce la preoccupazione (di chi scrive, ma non solo) che lo stesso possa diventare un incubo...proprio sul più bello.
Le risposte che non arrivano sull'ingente debito (come lo definì Giove ad ottobre a Studio 100) unitamente alle nuove "minacciose" intenzioni di Gravina in merito ai futuri criteri di iscrizione, lasciano dubbi "corrosivi" su una eventualità da scongiurare assolutamente: arrivare in Lega Pro e rimanere come "la zita di Pulsano".
In tal senso la vicinanza prolungata dei vertici politico industriali (da Melucci a Cesareo sino al presidente della provincia presente domenica allo stadio), forse finalmente sensibili, dopo anni di colpevole indifferenza, alle sorti del calcio tarantino, lascerebbero presagire qualche progetto più ad "ampio respiro" (è un ossimoro...lo so) che magari potrebbe "coinvolgere" tutti i personaggi che si stanno avvicendando in tribuna negli ultimi tempi.
C'è da sperarlo?...Lascio ad altri la risposta ma in fondo, una rassicurazione con tanto di pacca sulla spalla a chi si pone (nonostante tutto) ancora queste domande, porterebbe ancor più entusiasmo e certezze per un futuro che nel calcio (Matera e Palermo docet) diventa sempre più difficile programmare a media e lunga scadenza.
E poi, tutte quelle discussioni sullo stadio (gestione e manutenzione) portano inevitabilmante a ripensare con rimpianto a cosa sarebbe potuto accadere, anni fa, con un'amministrazione più ispirata e lungimirante e meno dispettosa ed intransigente; capace di cogliere l'occasione di liberarsi di questo peso (la gestione dello Iacovone, appunto) e consentire (forse..chissà) al Taranto di spiccare... Il volo.

Rimanendo in tema sanremese, si viaggia ora verso l'ostica Andria (dove il brano più ascoltato sembra essere Enjoy the silence) per superare un altro di quelli che, in ogni caso, (come ha cantato Paola Turci) non sarà certo L'ultimo ostacolo.
Ma..."I ragazzi stanno bene", hanno "l'Argento vivo" addosso e proprio per questo noi siamo fiduciosi che, con sudore e sofferenza, possa arrivare anche... la "nona sinfonia".

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