![]() |
Maurizio Mazzarella |
|
Tempo di lettura: 1 minuto
Francesco Montervino è il direttore sportivo del Taranto nel corso della gestione Campitiello. Qualcosa tra l'ex calciatore del Napoli ed il re dei salumi si rompe e così Montervino si dimette e con lui lascia anche l'allora allenatore Battistini. Il rientro in società di Bongiovanni e Zelatore voluto da una parte di tifoseria rimette in gioco anche Francesco Montervino che torna ad occupare quel ruolo già di sua pertinenza con Campitiello. Il neo direttore sportivo riesce a costruire un buon organico, partendo anche dalla riconferma del proprio pupillo: l'attaccante Peppe Genchi.
L'inizio del campionato è positivo, ma col passare delle settimane le cose diventano difficili. Viene chiamato Campilongo al posto di Cazzarò ed il diesse rinforza l'organico con elementi di spessore come l'attaccante Siclari. L'era Campilongo dura poche settimane e nel frattempo rapporti con il duo Bongiovanni-Zelatore s'incrinano. Il Taranto non vince il campionato e le parti decideranno di separarsi. Anche Genchi lascia la città dei due mari, un addio che i tifosi non sono riusciti ancora a digerire.