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Taranto Fc |
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E’ un caldo pomeriggio di agosto. Taranto è semivuota ed i tarantini affollano le spiagge della litoranea. Un manipolo di ragazzi varca il cancello secondario di uno stadio Iacovone avvolto da una cappa di umidità. Camminare al sole è faticoso, correre ancor di più. La dottoressa Elisabetta Zelatore e l’avvocato Antonio Bongiovanni sono diventati da poco, richiamati dai tifosi, i massimi dirigenti del Taranto FC. Sulla panchina che ospita i futuri juniores nazionali c’è una sedia vuota che, pochi attimi dopo, sarà occupata. Fabio Prosperi, al primo giorno della nuova vita di allenatore, si presenta nella stessa maniera con cui giocava da capitano. Determinazione, regole fisse, fiducia reciproca, sacrifici, passione, unità ed amore per ciò che si sta facendo. È l’alba di una piccola – grande rivoluzione che, giorno dopo giorno ed allenamento dopo allenamento, consentirà lo sviluppo e la definizione di una formazione Juniores Nazionale capace di vincere un campionato di categoria per la prima volta nella storia. Dal primo “buongiorno” alla squadra ai recenti “grazie ragazzi” gridato dopo il triplice fischio vincente di Manfredonia scorre una stagione che ha visto la squadra più giovane del campionato allenarsi come dei grandi professionisti. Come raggiungere un obiettivo così importante è spiegato dal tecnico Fabio Prosperi.
“Dopo il triplice fischio di Manfredonia ho pensato che al termine di un anno di serio lavoro eravamo riusciti a realizzare un sogno. Ci siamo abbracciati ricordandoci gli sforzi compiuti da una Società che mi ha permesso di lavorare nella maniera migliore, un gruppo di ragazzi ed uno staff eccezionale. Una grande soddisfazione impreziosita dal destino che ha voluto farmi festeggiare il mio primo campionato vinto da allenatore nel giorno del mio compleanno. E’ stata una soddisfazione immensa considerando che la Juniores del Taranto non aveva mai vinto il campionato. Solo la "Berretti" ma circa 30 anni fa.
Ad agosto, subito dopo aver ottenuto l’incarico dalla Società, in molti pensavano ad un progetto juniores senza grandi risultati. Qualcuno mi riteneva non all’altezza per questo incarico. Un ex capitano privilegiato. Queste parole mi sono servite ogni giorno per trasmettere ai ragazzi solo il meglio che un uomo ed un allenatore può comunicare in uno spogliatoio. Ho fatto il massimo anche per soddisfare la Società che mi ha permesso di allenare la Juniores della città che porto nel cuore.
Prima di tutto ho chiesto ai ragazzi, già dal primo allenamento, serietà professionalità e rispetto delle regole. Mi hanno seguito alla lettera instaurando il giusto rapporto tecnico. Sono stato e continuerò ad essere sempre a loro disposizione per qualsiasi aspetto. Anche da capitano in campo sono sempre stato un educatore con colleghi giovani ed esperti.
E’ stato una vittoria impreziosita da numeri importanti e con la squadra più giovane del campionato. Ci siamo lasciati alle spalle organici già collaudati almeno sulla carta come Reggio Calabria, Virtus Francavilla e Gallipoli. Il Taranto era al primo anno di programmazione. Dal 10 agosto 2015 assieme alla Società ed i quadri dirigenziali abbiamo imposto un lavoro incentrato su ragazzi sotto età rispetto alle nostre avversarie. Un progetto mai impostato prima e che ha ottenuto grandi risultati grazie ai sacrifici di tutti.
Ci siamo rimessi subito in moto per preparare al meglio la prossima partite prevista il 21 maggio. Per noi la fase finale è paragonabile ad una piccola Champions League. Non è un’ ossessione ma per batterci gli avversari devono sudare più di noi. Ci aspettiamo rivali forti che utilizzeranno atleti del 1997. Noi invece proseguiremo con la nostra politica inserendo giocatori del 1998, 1999 e 2000. Molti di questi sono stati convocati anche nella Nazionale Under 17 e nella Rappresentativa di Serie D. Oltre ad essere stabilmente convocati per allenamenti e partite in prima squadra per volontà della Società. Soddisfazione che hanno conquistato con il duro lavoro sul campo. Continueremo ad allenarci senza grossi voli pindarici e senza dimenticare la scuola e la loro formazione a cui la Società ed il sottoscritto tengono particolarmente. Apprezziamo inoltre il riconoscimento nazionale del Corriere dello Sport che ci ha dedicato, sabato 23 aprile 2016 sulle pagine nazionali, una copertina che tutti i ragazzi si sono meritati.
Avrei migliaia di ringraziamenti da fare. In primis il presidente Elisabetta Zelatore e l’avvocato Antonio Bongiovanni per la preziosa ed importante occasione che mi hanno fornito ed aver creato assieme ai quadri dirigenziali uno staff tecnico preparato composto da Giuseppe Minosa, Gianmario Petrelli, Michele D'Amico, Antonio Bavila, Salvatore Fella, Giuseppe Pucci . Insomma tutti i dirigenti ed i collaboratori che ci hanno seguito”.
Eccoli alcuni dei tanti protagonisti di una squadra che ha sempre ottenuto i complimenti in ogni partita. Il difensore – capitano Leonardo De Salve (classe 1998) ha appena terminato un allenamento con la prima squadra di mister Cazzarò ma ha ancora negli occhi l’intera stagione: “Sono molto contento ed onorato di essere il capitano di un gruppo meraviglioso ed una squadra fortissima. Fin dal primo giorno abbiamo cercato di creare una squadra unita, compatta e mai presuntuosa. Non eravamo i favoriti ad inizio torneo ma solo attraverso l’applicazione ed il sacrificio ci siamo ritagliati la gloria. Abbiamo pensato domenica dopo domenica seguendo i consigli dei nostri tecnici. Solo in questo modo siamo riusciti a migliorare come giocatori e crescere come ragazzi. Giorno dopo giorno siamo diventati una famiglia pronta ad aiutarsi reciprocamente. Da capitano, nel viaggio di ritorno da Manfredonia, ho ringraziato tutti i miei compagni di squadra per aver giocato ogni minuto al massimo onorando la maglia del Taranto. Personalmente sono inoltre molto contento di proseguire il mio percorso di crescita professionale allenandomi spesso con la prima squadra. Momenti che saranno utili per le fasi finali”.
Alle sue spalle, capitan De Salve ed i compagni di reparto, vengono richiamati e spronati da un portiere reduce da una vittoria, la scorsa stagione, nel campionato regionale allievi. Guglielmo Perelli (classe 1998) è il prototipo dell’estremo difensore moderno: abile tecnicamente, reattivo nelle uscite ed esplosivo. Quasi un libero staccato con il coraggio di impostare il primo passaggio di una nuova azione di gioco. Il numero uno rossoblù, allenato con attenzione da Gianmario Petrelli, racconta così le proprie emozioni:
“Ha vinto il gruppo, una grande Società e soprattutto un gruppo formato da tanti titolari. Ognuno di noi, in squadra, ha fornito il proprio fondamentale contributo. Vincere con la maglia della squadra che ami è fantastico. Soprattutto a livello nazionale. Siamo orgogliosi di portare in alto il nome di Taranto. Un sogno che si avvera dopo tanti sacrifici sul campo, nello studio e nella vita di tutti i giorni. Indimenticabile è stato l’applauso del pubblico prima della partita contro il Serpentara. Seimila mani che battono ti fanno ricordare cosa significa giocare nel Settore Giovanile del Taranto.”
Una squadra che non vuole fermarsi, consapevole di poter aggiungere altra gloria: come spiega il centrocampista Giuseppe Cazzetta (classe 1998)
“E’ stato un campionato strepitoso, favoloso, indescrivibile. Era il mio sogno vincere questo torneo nazionale e speriamo di proseguire nel migliore dei modi. Siamo una squadra molto giovane rispetto agli avversari affrontati e sconfitti. Nelle prime partite ci guardavano in campo con un pizzico di sufficienza. Successivamente, dopo aver inanellato una serie di vittorie consecutive raggiungendo il primo posto con la miglior difesa di tutti i gironi, gli avversari cercavano in ogni modo di fermare la capolista. Non ci siamo mai montati la testa ed abbiamo sempre seguito le indicazioni del mister Prosperi. Il risultato è sotto gli occhi di tutti ma è già passato. Ci aspetta un mese di maggio ricco di lotta e sacrificio per raggiungere un posto in paradiso”.
La strada verso un nuovo record ed una ennesima storica vittoria è in salita. Ma per la Juniores Nazionale non esistono missioni impossibili. Il 21 maggio 2016 ricomincia lo spettacolo: sarà un nuovo calcio d’inizio per una squadra ormai abituata a centrare le grandi imprese. La prossima si chiama Scudetto.