TARANTO CALCIO - NEWS

Blasi rinuncia alla corsa per il Taranto

Si attende l’incontro tra Giove e Stefàno

Luigi Blasi (Barone)

   Maurizio Mazzarella

10 Luglio 2012 - 14:40

Tempo di lettura: 3 minuti

Blasi non tornerà alla guida del calcio tarantino. L’imprenditore manduriano sembra ormai deciso a rinunciare alla possibilità di riprendesi la proprietà e la presidenza del Taranto. Alla base della sua decisione, ci sarebbero le troppe ostilità che circondano la sua persona. Parte della tifoseria infatti, ha esposto in modo chiaro il proprio dissenso a questa opzione ed inoltre l’ostilità del Comune di Taranto sia alla sua persona che al suo ipotetico progetto legato per la maggiore allo sviluppo dello stadio Iacovone, hanno influito notevolmente sulla decisione ormai probabile di tirare in remi in barca e lasciare ad altri l’onore di gestire la rinascita del calcio ionico. Un peccato in un certo senso. Blasi aveva già tutto pronto: risorse economiche, staff dirigenziale, staff tecnico e programma di ripresa. Purtroppo però il tutto resterà una chimera. Svanisce l’ipotesi di un ritorno anche di Vittorio Galigani nell’organigramma del Taranto, perché fresco sposo del Mantova. Muore invece sul nascere la possibilità di una richiamata di Danilo Pagni, che sembra in rotta di collisione con il Salerno.

Restano quindi due, ora, le altre piste al vaglio del sindaco di Taranto e dei suoi delegati, che attenderanno di nominare la squadra degli assessori, ancora non comunicata dopo due mesi dalla rielezione, prima di concentrarsi maggiormente sulle sorti del calcio ionico. La prima è come noto legata al ritorno sulle scene dell’ex presidente Massimo Giove e la secondo all’altro ex presidente Emanuele Papalia. Entrambi hanno collaborato all’epoca dell’ArsenalTaranto, ma la possibilità tra le due parti di riunirsi come in quegli anni non sarebbe possibile. Giove infatti preferirebbe andare avanti in solitudine, o al massimo con pochi soci al suo fianco. Nettamente differente l’idea di Papalia, che invece punterebbe ad una cordata larga.

Concentrandoci sulla pista Giove, ci sarebbe già stato un contatto con l’Amministrazione Comunale e si è in attesa di un incontro con Stefàno e Cataldino per illustrare il proprio progetto. Stando a quanto circolato negli scorsi giorni, Giove non sembra abbia pretese particolari, ne ricercherebbe concessioni o autorizzazioni. Si tratterebbe quindi solo d’incontrarsi e comprendere la sua idea di calcio. Probabile che l’incontro, inizialmente previsto entro mercoledì, possa slittare fino al week end.

Per quanto riguarda la strada che porta a Papalia, il presidente del consorzio Asi sarebbe supportato da circa 15 imprenditori, pronti a dare una cifra pari a 50 mila euro a testa. Alla base c’è la necessità di ripartire, per poi cercare ulteriori risorse economiche a stagione in corso. Priva di consistenza, almeno per il momento la pista Boldoni, comunque legata ad una ipotetica Cittadella dello Sport.

Da tutto questo fuoriescono due considerazioni. La prima è che per questa Amministrazione Comunale, lo sport ed il calcio in particolare, nonostante sia un fenomeno sociale di notevole spessore, non sono delle priorità. La seconda è che dietro al fallimento dell’AS Taranto Calcio, non c’era alcun disegno oscuro legato al ritorno di Blasi e di Galigani, ma è stato solo frutto della gestione inadempiente di Enzo D’Addario.

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