LE VOCI DI MRB.IT

Abbassiamo i toni... abbassiamo il volume

'Scusa... che ha fatto il Taranto?', rubrica di Marcello Fumarola
   Marcello Fumarola

09 Ottobre 2017 - 10:13

Tempo di lettura: 4 minuti

La trasferta di Pomigliano giunge, per gli uomini di Cazzarò, a termine di una settimana a dir poco movimentata. Dal punto di vista tattico e nelle scelte degli uomini, il mister rossoblu conferma la formazione vincente (burocrazia a parte) contro il San Severo, premiando il match winner Aleksic in campo dal primo minuto al posto di Ancora.
Si gioca a Volla, in una struttura che riporta alle nostre partite "scapoli contro ammogliati" giochicchiate in qualsivoglia centro sportivo tarantino. Sinceramente difficile parlare di moduli, tattiche e strategie quando giochi su certi campi ai limiti dell'omologazione. Ma tant'è, se non ce ne fossimo accorti, siamo ancora in serie D e certe difficili realtà sono da affrontare e, per quanto possibile, superare.
Cosa che non riesce al Taranto nella prima frazione di gioco che, dopo alcuni tentativi non proprio pericolosi da ambo le parti, si conclude con il gol della squadra allenata dal funambolico Marco Nappi: una punizione beffa, conseguenza di un fallo commesso da Lì Gotti, calciata dal nr.10 campano che finge il cross ma coglie Pellegrino impreparato sul primo palo; la traiettoria finisce "artatamente" in rete. Segna Marzullo e per il Taranto... cala davvero la notte.

Ad inizio ripresa i rossoblu partono con il piede sull' acceleratore, chiudono il Pomigliano nella sua (piccola) area ed arrivano anche al gol, nuovamente con Aleksic, che però viene pescato in un fuorigioco che le immagini non chiariscono affatto; un ex rossoblu, in cronaca, lo definisce "dubbioso"... e allora... rimaniamo dubbiosi pure noi! Il Pomigliano però dimostra, dopo pochi minuti, di essere squadra ad immagine e somiglianza del suo mister, indimenticato micidiale contropiedista. La ripartenza di Marzullo e compagni si sviluppa veloce tra i manichini della difesa rossoblu ed il raddoppio è cosa fatta.
Cazzarò cerca la scossa ed inserisce Ancora e Giovannini al posto di Galdean e Pera (guarda caso i due colpi da 90 del pirotecnico mercato condotto da Volume) ma dopo una conclusione di Ancora, a farsi pericolosissimo è nuovamente il Pomigliano che coglie una traversa con Konate. A dire il vero i..."conati" colpiscono molto più i tifosi rossoblu sugli spalti (giunti non solo da Taranto) ed i dolori di stomaco diventano lancinanti al terzo gol dei padroni di casa, siglato da Labriola ma con Konate ancora protagonista.
Al 37simo la bandierina dell'assistente di linea mortifica nuovamente i rossoblu, segnalando un altro fuorigioco sul bel gol di uno sgusciante Giovannini.
La partita procede verso il novantesimo a strappi, caratterizzati da un comprensibile nervosismo tra i rossoblu.
Il fischio finale sancisce l'ennesimo flop "meramente tecnico" del Taranto in questa stagione ad handicap e l'ennesimo record negativo infranto da questa gestione societaria, visto che a Pomigliano non avevamo mai perso.

Cerignola e Potenza, che alla vigilia del torneo suscitavano l'ilarità dei "tecnici da strapazzo" molto presenti sui social ma ben poco sui campi di calcio, sono ormai lontane chimere e, al momento, c'è solo da sperare che il San Severo abbia preso un clamoroso abbaglio.
Ognuno è libero di valutare di chi siano le responsabilità e le eventuali soluzioni. Per quanto mi riguarda, come sempre, dico la mia e mi sforzo di parlare solo dell'aspetto tecnico: dopo l'esonero di un tecnico come Cozza e l'ingaggio di Cazzaro' che non ha (da curriculum) esperienza e polso per gestire una situazione del genere, appare chiaro che le responsabilità sono a questo punto da individuare altrove; sono da addossare a chi (parole sue) ha avuto piena libertà di azione e scelte sul mercato; a chi (parole sue) ha portato Cozza a Taranto e ne ha poi deciso il precoce esonero. Il plenipotenziario direttore sportivo, ieri (a differenza di domenica scorsa) stranamente irreperibile in sala stampa, dovrebbe asciugare le lacrime, abbandonare i sogni di gloria, effettuare un profondo esame di coscienza e... dimettersi.

Per tutto il resto... non possiamo che attendere che quelle voci che negli ultimi giorni circolavano con nuova insistenza diventino realtà
per riappropriarci del Taranto, per tornare su quei gradoni, perché l'Atletico Bonzellese... Non è la nostra squadra!
E da "blogger de noantri" attendo fiducioso gli sviluppi della vicenda societaria, perché se alcuni "tifosi veri de noantri" sono arrivati a chiedere alla proprietà di cedere il titolo al Sindaco, mi sa mi sa che hanno avuto qualche folgorazione sulla via di Damasco (o del Principe Amedeo) che ha rivelato loro l'esistenza di un'alternativa.
Sempre a sostegno... della maglia ...ovviamente.
Buongiorno (da) Taranto!

Resta sempre aggiornato!

Invia un messaggio WhatsApp al 380 762 9286 con scritto "Iscrivimi"
Seguici sul nostro canale WhatsApp (Clicca qui)
Seguici su Telegram (https://t.me/MRB_it)


NETWORK

Scroll to Top