LE VOCI DI MRB.IT

Barcollano... ma non mollano?

'Scusa... che ha fatto il Taranto?', rubrica di Marcello Fumarola
   Marcello Fumarola

08 Maggio 2017 - 13:03

Tempo di lettura: 4 minuti

È finita... ognuno pianga per i fatti suoi! Finisce a Castellammare, proprio dove il Taranto andò a prendersi il punto della promozione in C1 o dove diede spettacolo con Cutolo ed Emerson; crudele amarcord! Stavolta, nuovamente oltre il novantesimo per una questione di continuità, non riesce a conquistare nemmeno il punto "salva faccia", che eviti il conseguimento di un altro triste record; il distacco accumulato dalla quintultima è infatti tale da non consentire di disputare i playout neanche per "miracolo". E Pambianchi a fine gara parla di sassolini dalla scarpa che vorrebbe togliersi. Carissimo, i tuoi sassolini diventano "chianconi", fardello insopportabile sulle nostre spalle di tifosi. Pertanto, come si dice a Taranto: "O cuente tutte ù fatte, ò è megghje ca te stè citte ca face cchiu" fegure"!... Si chiude, finalmente, una tristissima pagina, scritta "di pugno" (e non certo il 22 marzo) da chi ha sbagliato ogni possible approccio con la tifoseria, sin da quando si commentava sarcasticamente il dato degli abbonamenti chiedendosi "dove fossero i 10.000 di Taranto" (testuale... oltre che utopistico).

Storia di un fallimento facilmente prevedibile, provocato da coloro i quali hanno sbagliato ogni possibile scelta ed ogni possibile gestione delle scelte effettuate. Ora (forse) giocano a "fare gli "Indiani" perché, come cantavano i Pooh, I Profumi d'Oriente (o dei soldi d'Oriente) potrebbero intensificarsi sino ad inebriare. Pronti a stringere, insomma, una sorta di "patto d'acciaio" con la città... Tutto per il bene di questi colori, ovviamente (o forse no). E ora come non mai, chi tace acconsente colpevolmente alla reiterazione di questo scempio; anche perché quando parla... si contraddice clamorosamente. Abbiamo infatti appreso in puntuale e notevole ritardo che, diversamente da quanto (non) comunicato all'epoca con striminziti, quasi deprimenti, aggiornamenti di situazione, due anni fa nel dopo Campitiello, c'era stato un contatto con l'attuale presidente del Bisceglie appena promosso in Lega Pro, Canonico. Chi ne parla, in una intervista, è l'attuale presidente della fondazione che però, inizialmente afferma che: "Canonico non espresse mai la volontà di rilevare il club", ma poco dopo precisa che: "Ci chiedeva di individuare imprenditori locali disponibili ad affiancarlo nel progetto per la serie D".

Quindi, sia pur interpellato con una telefonata da parte della stessa fondazione ("sacrificio" richiesto perché questo "avventuriero" non aveva nemmeno inviato la Pec...Scellerato!) Canonico non si era drasticamente negato; aveva posto delle condizioni, sicuramente meritevoli di maggior attenzione e più praticabili (a ripescaggio ormai svanito) di quelle imposte da chi in seguito ha ricevuto la società "aggratis" ed oggi vorrebbe lucrarci. Forse perché, qualcuno non sa o lo dimentica, gli attuali proprietari hanno sempre posseduto quote della società Taranto Fc 1927, tanto che il mancato ripescaggio nell'estate dell'insediamento di Campitiello, trova origini anche nel loro ostracismo a cederle. Ulteriore dimostrazione di genuino amore ed attenzione nei confronti della causa rossoblu. Altro passaggio molto importante della intervista in oggetto è il seguente: "Nessuna proprietà ha disdegnato l'apporto gratuito fornito dalla fondazione". Bene, forse abbiamo finalmente scoperto la "real mission" che vorrebbe Nanni Moretti e Silvio Orlando indiscussi presidenti onorari! E sulla considerazione di non dare il Taranto in mano ad avventurieri, vorrei stendere un velo davvero pietoso su quella che è la storia dei presidenti succedutisi in questi 5 anni. Storia triste, drammatica con sfumature grottesche, non solo dal punto di vista sportivo ma anche "economicamente parlando". L'ultima gestione, in particolare, sembra essere riuscita a ricompattare l'ambiente in un unico hashtag #venavitasce! Riusciranno i nostri eroi a rimanere insensibili anche di fronte a questo grido di rabbia di quella tifoseria che vorrebbero rappresentare ma che, al contrario, o non li conosce... o non li riconosce?

Il pensiero sembra invece rivolto al florido (?) settore giovanile che in 4 anni di Serie D, con l'obbligo degli Under, non ha saputo inserire un giocatore tarantino stabilmente nell'undici titolare (Pizzaleo, Lecce, Carbone, Cimino e Fonzino gli unici ad affacciarsi, ma senza continuità). Ma possiamo star sereni: pare che l'attuale società "barcolli ma non molli" e all'uscio si riaffacci l'ombra di Pieroni tramite un altro Ermanno: Cordua, che sarebbe una ulteriore scommessa delle tante già perse (sulla nostra pelle); attendiamo questa eventuale preannunciata conferenza stampa (se ci sarà davvero) senza anticipare commento alcuno, perché ci potrebbero essere notizie anche peggiori. L'auspicio è che queste stagioni definite appunto storiche dalla proprietà abbiano, come tutte le storie, la parola "Fine". Nel frattempo si indaga ancora sull'aggressione del 22 marzo. Dopo i primi provvedimenti si attendono sviluppi decisivi che chiariscano non solo il "durante ed il dopo"... ma soprattutto il "prima"; ovvero come si è potuti arrivare a quel mercoledì (chissà perché non lunedì o martedì) pomeriggio di ordinaria follia. Perché tutti vogliamo la verità ed arrivarci non è cosa facile; soprattutto se scopri che magari qualcuno aveva ordinato quelle... "Pizze... D'ASPOrto"! To be continued... forse!

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