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Libertà è partecipazione

Il Punto, l'Appunto, il Disappunto: tre passi nella settimana rossoblù
   Marcello Fumarola

22 Agosto 2016 - 16:28

Tempo di lettura: 4 minuti

In attesa della prima di campionato il Taranto si allena e si prepara all'utile test infrasettimanale di Coppa, in quel di Fondi. Chi è senza peccato scagli la prima pietra, fu detto. La nostra squadra non può chiaramente essere "senza peccato" ma dovrà ugualmente provare a scagliare il primo "sasso" (i primi tre...magari) oltre lo Iacovone. Lo stesso Papagni vorrà certamente eliminare alcune "scorie" di un recente incrocio pericoloso sulla "provinciale Taranto-Matera", dove il presidente lucano (lo hanno detto le sentenze tardive e ridicole, non noi) cercò di "concordare il danno" mascherando, con il profumo dei soldi, un forte olezzo di immondizia. Impunito!

Ancora nulla da fare per i ridotti in Curva; il nostro appello non è stato recepito. Ce ne faremo (forse) una ragione, sperando però che l'intesa tra società e Fondazione possa far scaturire una decisione "socialmente utile". Voci "intelligence" ci dicono che qualche soluzione sarebbe al vaglio; speriamo però sia un "parto" più breve dei 9 mesi... di campionato. Con il Melfi, tra l'altro, ho intravisto in Curva tanti "reduci della gradinata", segno che "il prezzario" sta mietendo vittime ad ogni livello... Checché se ne dica.

Tornando al campo e alla squadra, pare indispensabile completarne la costruzione per lavorare sull'intesa. Si sa che chi ben comincia è a metà dell'opera e contro il Matera di Auteri, cosi come a Cosenza dall'ex Giorgio Roselli, serviranno due robuste pennellate affinché il disegno assuma, da subito, contorni armoniosi e piacevoli; a tinte pastello, tenui e tranquille come il centro classifica. Da individuare al più presto, soprattutto quel tocco di esperienza a centrocampo (lo Stendardo della mediana) mentre per la scelta dell'attaccante che completi il reparto (un brevilineo che si alterni con Bollino al fianco di Balistreri o Magnaghi) sarà probabilmente presa una decisione negli ultimi scampoli di campagna acquisti.

Seguendo le varie voci di mercato, potrebbe esserci anche una ridefinizione del parco under. In Lega Pro sono, infatti, considerati under i calciatori nati dal 1 gennaio 1994; quindi ci può stare che al posto degli attuali '97 (ai quali si potrebbe far fare un ulteriore anno di esperienza e partite in serie D) arrivino altre promesse un po' piu' avvezze alla categoria, classe 94/95, in modo da assicurare una maggior solidità generale alla rosa che, da regolamento per chi non lo sapesse, dovrà essere composta da 16 over e 9 Under. Il Taranto, inoltre, ad oggi ha Sampietro, Magnaghi e Balzano che sono del '93; se sui primi due non ci sono dubbi, il giovane ex Bisceglie, non utilizzato contro il Melfi nella sua posizione di centrocampo, potrebbe forse far posto (ma e' davvero solo una ipotesi) ad un over più esperto oppure rimanere quale alternativa difensiva; staremo a vedere, cosi come vorremmo vedere o sentire qualcosa anche dal nuovo direttore generale, annunciato ma mai "affacciatosi" da queste parti.

L'entusiasmo che si avverte in città potrebbe (non è solo un auspicio ma una discreta possibilità) far toccare, per la sfida contro i lucani, la doppia cifra di spettatori nonostante l'impari lotta contro la pay tv. E' vero, la gente va (anche) riconquistata. Chi viene, però, sappia che c'è da soffrire... e pure tanto. Sarà difficile vedere lo Iacovone pieno ad ogni partita ma, vi prego, non fateci cantare il motivetto che fa: "E tanto già lo so, appena perderò, mai più ti rivedrò". Se proprio avete nostalgia del patinato calcio di serie A (e non solo), provate a canticchiare: "Amalo... pazzo Taranto amalo"; oppure "Taranto storia di un grande amore"; ma anche "Taranto, Taranto sempre con te!". E se volete, anziché il più classico "Noi vogliamo gente che lotta", potremmo urlare un goliardico e beneaugurante "Noi vogliamo Diletta Leotta" (faccine non ne ho, ma ci siamo capiti). Se, invece, non si fosse capito il significato del "canoro messaggio subliminale", ve lo esplicito immediatamente: Stutate à televisione e avenite à 'ù Iacovone, perché libertà... è partecipazione.

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