TARANTO FC

Brunetti: ''Grande stagione del Taranto, contro l'Avellino partita delle grandi occasioni''

Intervista esclusiva all'ex difensore rossoblù

Luca Brunetti, ha vestito la maglia del Taranto dal 1988 al 1992

   Pietro Grimaldi

19 Aprile 2024 - 09:00

Tempo di lettura: 4 minuti

Classe '64, ex difensore, Luca Brunetti vanta più di 250 gare in carriera e ha militato per ben 4 anni nel Taranto. Ricordato con molto affetto dai tifosi rossoblù grazie al suo legame con la piazza jonica e il suo attaccamento alla maglia. Queste le sue dichiarazioni rilasciate ai microfoni di MondoRossoBlù.it

Come già affermato in varie interviste, è legatissimo alla piazza di Taranto. E, allora, cosa ne pensa del campionato disputato dai rossoblù? Ha qualche chance di ritornare in cadetteria tramite i play off?
"Innanzitutto, questo legame è rimasto invariato anche grazie ai tarantini che ancora ora mi scrivono, è un'amore reciproco ed io ne sono fiero. Assieme ad altre due piazze, quella di Taranto è stata una tappa importante della mia carriera. Per quanto riguarda questa stagione, sono dell'idea che la compagine jonica abbia disputato un grandissimo campionato, oltre la Juve Stabia che è stata capace di ammazzare il campionato grazio al duo Lovisa-Pagliuca e altri due giocatori di cui sentiremo molto parlare, a parer mio la seconda classificata è come se avesse vinto il campionato. A parte la Juve Stabia che metto al pari con il Taranto come qualità della rosa, sono presenti compagini che hanno investito l'inverosimile per il salto in cadetteria come il Crotone, la vera delusione di questo campionato, l'Avellino e il Benevento. Ribadisco, a parte l'inizio di campionato il Taranto ha disputato una grande stagione. I play off sono da sempre una lotteria e il Taranto li deve disputare con la consapevolezza di aver disputato un campionato al di sopra delle aspettative e con lo scopo di dare fastidio ad altre compagini ben più quotate come qualità della rosa."

Ormai è sempre più vicina la sfida al vertice contro l'Avellino tanto che ha pubblicato un video sul suo profilo Facebook ricordando un Taranto-Avellino della stagione 91/92 decisa proprio da un suo gol. Che ricordi ha di quella partita? Secondo lei il Taranto ha qualche possibilità di conquistare i tre punti?
"Ricordo con piacere quella partita che fu un bivio molto importante della stagione e che decideva le sorti di quell'annata. Quella vittoria sancì la retrocessione dell'Avellino e allo stesso tempo con quei tre punti riuscimmo a conquistare la permanenza in cadetteria, per me è stato un motivo d'orgoglio batterli ed ho pubblicato quel post per caricare i ragazzi. Il Taranto con questo campionato ha dimostrato molto, fin dai miei tempi lo "Iacovone" risulta essere un arma in più grazie all'amore e alla presenza del pubblico tarantino. Personalmente, mi auguro che domenica ci sia tanta gente, è la partita dalle grandi occasioni."

Nella mente del tifoso tarantino e non, rimane sempre costante il ricordo del suo celebre gol contro il Pescara tanto da essere sempre nominato quando succede un evento simile. Che ricordi ha di quel gol e di quella partita? Nota qualche assomiglianza con il gol realizzato da Riggio?
"Ho realizzato vari gol durante la mia permanenza a Taranto, il gol contro il Pescara sicuramente lo metto all'ultima posizione. Mi ricordo le reti contro Parma e Avellino soprattutto e qualche gol su punizione. Nonostante il gol di Pescara sia il più ricordato, i gol importanti sono stati ben altri. A differenza di Riggio io dovevo fare solamente un contrasto con l'attaccante avversario che all'ultimo ha levato la gamba, secondo il mio punto di vista e da come si è impostato con il corpo lui aveva l'intenzione di calciare in porta, pieno merito a lui per ciò che ha realizzato."

Nelle sue precedenti interviste ha sempre raccontato alcuni aneddoti, ne esiste ancora qualcuno di cui ancora non siamo a conoscenza?
"Sono passati 30 anni e gli aneddoti che ho citato sono quelli che ricordavo. Durante gli allenamenti veniva sempre un tifoso anziano di nome Orlando e che durante le gare di campionato si posizionava sempre tra i distinti. Mi ricordo che prima dell'inizio di ogni partita, anche per scaramanzia, facevo sempre la battuta di un film di Clint Eastwood che recitava: "Quando l'uomo con il fucile incontra quello con la pistola, l'uomo con la pistola è un uomo morto, al cuore Ramon, al cuore Ramon". Tale citazione piaceva molto ad Orlando e portò davvero fortuna tant'è che il secondo anno disputammo un'immensa stagione dove arrivammo sesti in cadetteria. Oppure, mi ricordo che durante gli allenamenti arrivava sempre un gruppo di ragazzi dalla Salinella che mi chiedeva la maglietta che ovviamente non potevo dare, quando si distraeva il preparatore ne approfittavo per lanciare loro un pallone e subito dopo averlo preso andavano via."

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