Il Taranto termina la regular season espugnando il campo di Latina. Adesso ci saranno i play off, attendendo però anche l'esito del ricorso presentato dalla società al Collegio di Garanzia del Coni che potrebbe stravolgere la classifica finale e quindi anche il percorso Play Off dei rossoblù. In attesa di tutto questo, Francesco Orlando, ai microfoni di Antenna Sud, parla della stagione appena conclusa proiettandosi verso gli spareggi promozione.

"Il momento più difficile del campionato? La sconfitta contro la Casertana" - ha dichiarato il calciatore - "è stato un momento un pò difficile per tutti, loro erano in dieci uomini e noi non riuscimmo a pareggiare. Ci furono giustamente delle critiche però noi ci siamo uniti ancora di più e lo abbiamo dimostrato nelle partite successive. Il momento più bello per me? Il gol contro il Monterosi al 90'. Era un gol che aspettavo dall'inizio del campionato ed è stato fondamentale per regalare alla squadra una vittoria importante".

Orlando analizza la classifica finale del girone C, "noi abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Per quanto riguarda le altre, il Potenza è una signora squadra e nessuno si aspettava quella posizione, lo stesso vale per il Catania".

Adesso ci saranno i Play Off, "sono lunghi e inizierà praticamente un altro mini campionato. Andrà avanti chi avrà più fame e voglia di arrivare fino in fondo. A noi quella voglia non mancherà, questi play off ce li siamo guadagnati e li vogliamo giocare da protagonisti. Per me che sono tarantino, questi play off valgono di più. Li sento in maniera diversa dagli altri, diremo la nostra, ne sono convinto".

"Chi temo di più nel nostro girone? Direi Avellino, come squadra credo che sia la più organizzata in tutti i reparti" - analizza ancora Orlando - "ma dico anche il Catania che anche se non ha fatto un campionato bellissimo, come giocatori è una delle squadre più importanti della serie C. Delle altre squadre, il Vicenza ha una bella squadra e una bella società. Ma occhio anche alla Carrarese, ha fatto 73 punti in campionato e potrà dire la sua".

"Subentrare a gara in corso? All'inizio la vivevo un pò male" - dichiara con sincerità Orlando - "ma poi ho capito la strategia del mister che mi vede più come un giocatore per spaccare le partite. Ogni volta che entro in campo cerco di dare il massimo per il Taranto e per me stesso, per far vedere le mie qualità. Un tarantino nel Taranto? In me c'è un pizzico di orgoglio, non avevo mai giocato nella squadra della mia città. Poi l'ho fatto in questo campionato che tutti si ricorderanno per sempre. Non facevo 26 presenze da 3 anni per colpa dell'infortunio, credo di aver fatto un campionato importante, a casa mia e questo mi rende molto orgoglioso".