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Redazione MRB.it |
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Come riporta Nicola Binda sulla Gazzetta dello Sport di oggi è stata bagarre fino all'ultimo minuto per le iscrizioni tra serie B e serie C. Ma non è finita qui, poiché adesso toccherà alla Covisoc dare l'ok finale entro il 30 giugno prossimo.
Iscrizioni zoppe e rinunce
Il serie B a tenere in sospeso i tifosi è la Reggina, che fino a ieri sera non aveva depositato i bonifici per i pagamenti dei calciatori e dei contributi (sempre secondo Binda). Se non ci saranno i bonifici gli amaranto sono fuori. In serie C è già fuori il Pordenone, che ripartirà dalla serie D e dovrà anche affrontare il piano di rientro per evitare il fallimento. Sembra invece che il Siena non abbia presentato la domanda completa (manca il pagamento degli stipendi) e verrà esclusa.
Problemi vari
Clamorosamente il Lecco, che ha ritrovato la serie B dopo 50 anni, potrebbe essere escluso per il problema stadio. La prefettura non avrebbe dato l'ok er lo stadio di Padova, l'unica soluzione per la società azzurroblu. Si capirà stamattina, alla riapertura degli uffici, quale struttura avrà indicato la società lecchese.
Chi spera nel ripescaggio
I problemi del Lecco e della Reggina risvegliano gli interessi di Brescia e Perugia, in corsa per rientrare dalla porta di servizio in serie B. Se saltano Lecco e Reggina sarebbero i lombardi e gli umbri a completare l'organico. Se invece ci sarà un solo posto libero, sarà delle rondinelle, che hanno già presentato domanda di iscrizione sia alla serie B che alla serie C.
In serie C la prima società ad essere ripescata sarà il Mantova, migliore tra le retrocesse. Il posto del Sina potrebbe essere occupato dall'Atalanta U23, che sarebbe così la seconda società di serie A (dopo la Juventus) ad iscrivere una seconda squadra in terza serie.
Cosa accade ora
Bisognerà attendere il 30 giugno e la pronuncia della Covisoc per avere il quadro completo. Binda afferma che ci sono un paio di domande con qualche incognita, legata alle fidejussioni. Il periodista della Gazzetta non fa nomi ma invita ad attendere proprio il 30 giugno, senza escludere sorprese.