
Foto Luca Barone
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Maurizio Calò |
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Potenza e Messina. Due piazze importanti del Sud. Due piazze che ora rischiano di sparire dal calcio professionistico perchè accomunate da due situazioni simili. Entrambi i proprietari, infatti, ovvero Salvatore Caiata per i lucani e Pietro Sciotto per i siciliani hanno deciso di disimpegnarsi dalle proprie società gettando nello sconforto i tifosi di entrambe le squadre e creando tanta incertezza sul futuro di queste compagini. Non possono, certo, essere dimenticati gli enormi sacrifici fatti da entrambi i proprietari in contesti di certo non semplici per via soprattutto di motivazioni economiche e con territori non particolarmente ricchi ma ciò dimostra le difficoltà di fare calcio al Sud ancora di più rispetto al passato. Caiata e Sciotto hanno deciso di gettare la spugna per evidenti problemi di gestione economica e non solo ma anche per esser stati lasciati spesso soli senza realmente avere affianco partners all'altezza della competitività e delle difficoltà della categoria.
La Serie C, spesso si dice, è scaduta dal punto di vista tecnico ma dal punto di vista economico è diventata una zavorra complicata da gestire, con impegni monetari non indifferenti e con tante difficoltà. Oggi gestire una società in questa categoria non è semplice e Caiata e Scotto hanno fatto di tutto per garantire la continuità ma ora il vento è cambiato, gli impegni sono enormi e la classe imprenditoriale territoriale e non solo latita. Entrambi gli imprenditori, dunque, hanno deciso di dire stop aspettando offerte da altri imprenditori interessati che, però, al di là di qualche chiacchiera, non ha portato e non sta portando a nulla. Ora Potenza e Messina rischiano davvero di sparire dal calcio professionistico. Dopo la dipartita del Catania nel corso della stagione altre due piazze rischiano di non giocare più in Serie C e, se va bene, rischiano di ripartire dal campionato di Serie D.
Oramai la moria di società, soprattutto del Sud, è anno dopo anno una vera e propria costante e se allarghiamo il raggio d'azione negli ultimi anni soprattutto in Serie C i fallimenti sono stati numerosi. Crisi economica, regole non certe, gestioni discutibili. Insomma un mix di questioni che hanno portato a questa situazione. Davvero singolare anche se, forse, non troppo, la parabola di queste due società e di questi due patron accomunati dalla grande passione per il calcio ma travolti da gestioni difficili da garantire in piazze si blasonate e importanti ma anche troppo poco forti da un punto di vista imprenditoriale e socio economico. Ora i tifosi di Potenza e Messina attendono di sapere il destino di queste due società ma man mano che passano i giorni la sensazione è che le due società non saranno più presenti nel Girone C della Serie C