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Redazione MRB.it |
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Domanda di iscrizione al campionato di Serie D rigettata: il Brindisi, al momento, resta nel limbo. La Covisod, però, ha dato esito negativo rispetto alla formale iscrizione alla stagione 2020/2021, pur senza rendere note le motivazioni giuridiche che hanno portato a questa decisione.
Adesso ci sono tre giorni per provare a rientrare nel gruppo di squadre che giocheranno il prossimo campionato di Serie D: entro il 31 luglio, il club ha tempo per regolarizzare la propria documentazione. La Covisod esprimerà, entro il 4 agosto, parere motivato sui ricorsi proposti nella prossima riunione della Lega Nazionale Dilettanti.
Fino alla serata di ieri la società biancazzurra ha preferito restare in silenzio, nessun comunicato ufficiale, nessuna dichiarazione spontanea: la voce si è sparsa in città già attorno all’ora di pranzo, quando gli altri club - attorno alle 14 - ufficializzavano tramite i social l’avvenuta iscrizione e l’ok della Covisod alla documentazione presentata.
Da Brindisi soltanto silenzio e poi l’indiscrezione. Anche se è tutt’altro che un fulmine a ciel sereno: era stata una vera e propria corsa contro il tempo quella legata alle liberatorie dei calciatori, che alla fine non sarebbero state firmate da tutti, con tre o quattro tesserati che avrebbero scelto di non firmare per non aver ricevuto - a loro dire - tutta la somma pattuita con la società.
Alla base, però, della decisione maturata ieri potrebbe esserci anche l’esposto di un ex tesserato. Il tutto mentre da un lato non si è certi dell’iscrizione, dall’altro, invece, si assiste a una vera e propria fuga dei big: Fruci e Marino firmeranno con il Martina (Eccellenza), Ianniciello ha già trovato l'accordo con il Barletta, D’Ancora è andato al Savoia (Serie C) e anche Cristiano Ancora non sembra intenzionato a restare. Un’emorragia di big, di quei calciatori che l’anno scorso avevano fatto la differenza. E nessuna novità sul fronte allenatore.
Fonte: Quotidiano di Puglia