SERIE B E SERIE C

B e C, quale futuro?

Non tutti vivono situazioni rosee: ecco i club a rischio
   Redazione MRB.it

26 Giugno 2019 - 15:13

Tempo di lettura: 5 minuti

Serie B e Serie C, quali sono i club a rischio iscrizione? Anche se rispetto alle estati scorse la situazione appare meno caotica, pure in questo 2019 non mancano le squadre alle prese con i più svariati problemi societari.

In Serie B è il caso Palermo a tenere banco, anche se ci sono altre situazioni da dover monitorare con attenzione, mentre in Serie C sono tre le squadre che non hanno presentato la domanda di iscrizione.

Ora che è stato superato il primo step delle varie scadenze, toccherà alla Covisoc esaminare che tutte le domande presentate siano complete: per riempire le carenze di organico, anche quest’anno alla fine si procederà con i ripescaggi con diverse piazze importanti come Venezia e Modena che sono in trepidante attesa.

Serie B e Serie C: scadenze e club a rischio
Ogni anno quando prendono il via i vari campionati, le governance delle varie Leghe ripetono il mantra del “mai più un’estate così”. Nonostante i continui correttivi, servirebbe invece una riforma radicale e severa, alla fine puntualmente l’anno successivo si ripetono le stesse situazioni.

Quest’anno per evitare che si arrivasse ad agosto inoltrato senza la griglia delle squadre partecipanti e con i calendari bloccati, come tristemente avvenuto nel 2018, si è deciso per una road map più snella.

Entro la mezzanotte del 24 giugno dovevano essere presentate le domande di iscrizione, il 4 luglio ci sarà il verdetto della Covisoc, entro l’8 luglio possono essere presentati i vari ricorsi con la parola finale che spetterà al Consiglio Federale del 12 luglio.

Serie B
In Serie B, dove si è tornati al format delle 20 squadre, scaduti i termini per presentare la domanda di iscrizione al momento è fuori il Palermo, club già “graziato” meno di un mese fa dopo il passaggio di proprietà e l’avvento della famiglia Tuttolomondo.

I rosanero non hanno presentato la domanda entro i termini stabiliti, con la proprietà che però ha parlato di un disguido tecnico con la fideiussione da 800.000 euro per l’iscrizione che sarebbe stata poi regolarmente inviata.

L’ulteriore problema è però che questa fideiussione sarebbe stata rilasciata dalla società bulgara Lev Ins Insurance, che però ha smentito di aver mai ricevuto l’incarico e quindi di non aver mai emesso la fideiussione.

Una situazione simile a quella che lo scorso anno coinvolse l’Avellino, con gli irpini che alla fine sono stati costretti a ripartire dalla Serie D un destino che al momento sembrerebbe essere inevitabile per il Palermo.

Rimanendo sempre in Sicilia, sembrava difficile la situazione anche a Trapani (club neopromosso dopo aver vinto i playoff) ma alla fine grazie all’avvento della nuova proprietà (una cordata romana guidata dal finanziere Giorgio Heller) tutto si è risolto.

Da monitorare invece la situazione del Chievo. I clivensi hanno fatto cassa vendendo alcuni giocatori, ma sulla società del patron Campedelli pesano come un macigno i 53 milioni di debiti certificati dal bilancio 2018.

Sempre guardando la classifica delle società più indebitate stando al bilancio 2018, può destare preoccupazione anche la situazione del Benevento visto il passivo da 26,1 milioni certificato lo scorso anno.

Serie C

Per quanto riguardo la Serie C già tre squadra hanno alzato bandiera bianca rinunciando a presentare, entro la scadenza del 24 giugno, la domanda di iscrizione: si tratta di Albissola, Lucchese e Siracusa.

Molto a rischio la situazione dell’Arzachena che avrebbe presentato in ritardo la propria fideiussione, che invece mancherebbe completamente nel caso del Foggia visto che ancora non si è concretizzato un passaggio di proprietà.

Nei giorni precedenti c’era stato anche un caso Imolese: i romagnoli non avevano lo stadio in regola, ma alla fine tutto si sarebbe risolto grazie allo sforzo economico della società che ha deciso di pagare di tasca propria i lavori necessari.

Come detto adesso la parola spetta alla Covisoc che dovrà esaminare tutti i vari dossier, con la storia che ci insegna come alla fine il numero dei club non in regola solitamente tende a salire a causa di documentazioni incomplete.

I ripescaggi

Al momento ci sono di certo tre posti vacanti in Serie C ma, viste le situazioni disperate di Palermo, Foggia e Arzachena, il numero totale dei ripescaggi necessari potrebbe aumentare da qui al 12 luglio giorno del Consiglio Federale.

Se il Palermo non dovesse farcela e quindi ripartire dai dilettanti, al proprio posto tornerebbe in Serie B il Venezia. Per i lagunari sarebbe una storia molto particolare: inizialmente salva per la condanna all’ultimo posto proprio dei rosanero, alla fine è stata costretta a disputare i playout perdendo ai rigori contro la Salernitana.

Per quanto riguarda la Serie C l’ordine dei ripescaggi è il seguente: una seconda squadra della Serie A, una squadra di Serie D, una retrocessa dalla Serie C. Al momento però non c’è nessun club della massima serie pronto a fare una seconda squadra.

Visto che i tre club (Albissola, Lucchese e Siracusa) non hanno presentato però alcuna domanda, al loro posto verranno riammesse direttamente altrettante squadre retrocesse dalla serie C: Virtus Verona, Fano e Bisceglie.

Nel caso si dovessero liberare altri posti dopo il responso della Covisoc, cosa molto probabile, si andrebbe al ripescaggio alternando squadre di Serie D e retrocesse dalla Serie C. L’ordine dovrebbe essere questo per le prime posizioni: Modena, Paganese, Audace Cerignola, Pro Sesto e Taranto.

Fonte: Money.it

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