SPORT & SOCIALE

Liotino, 'I bambini di Taranto vogliono vivere!'

L'allenatore rossoblù promotore di un'iniziativa di sensibilizzazione sulle problematiche ambientali
   Angelica Grippa

27 Marzo 2019 - 00:09

Tempo di lettura: 4 minuti

Vito Liotino, allenatore della squadra femminile del calcio a 5 del Taranto, si è fatto promotore di un'iniziativa che mira alla sensibilizzazione a livello nazionale ed europeo sulle problematiche ambientali che affliggono Taranto. Con piacere ascoltiamo l'appello del mister Liotino ai microfoni di MRB.it.

A quale iniziativa ha preso parte per la sensibilizzazione della città sulle questioni ambientali e di salute?
"E' un'iniziativa partita dopo le 12.000 persone scese a Taranto, nella manifestazione in ricordo dei bambini morti, organizzato dal signor Di Ponzio per la scomparsa del piccolo Giorgio, senza dimenticare tutte le altre anime bianche. Da lì è nata l' idea, non basta rimanere confinati tra quella gente scesa per strada, bisogna sensibilizzare a livello nazionale ed europeo. Io faccio parte di una società di calcio a 5 femminile, così ho invitato a fare un selfie con la scritta 'i bambini di Taranto vogliono vivere' i massimi esponenti del calcio a 5, campioni e campionesse. La risposta è stata grandiosa, da quel momento hanno partecipato tutti a catena: mister, presidenti, società di Serie B, C1 e C2. Per questo motivo registreremo un video per i ringraziamenti a livello nazionale".

Quali nomi dello sport, e in particolare del mondo del calcio sono stati coinvolti in questa iniziativa?
"Del calcio a 5 sono stati coinvolti tutti quanti, fare i nomi non mi pare rispettoso perché una calciatrice vale l'altra. Chi ha vinto scudetto o coppe, ma anche chi non ha vinto nulla, si è reso protagonista in modo speciale. Ci sono nomi illustri giocatrici importanti come Caramia che ha vestito la maglia del Taranto, Mammarella il portiere più forte del mondo, Bertone e tantissimi altri. Tutti meritano la nostra considerazione e il nostro rispetto".

Questa è l'unica iniziativa partita dopo la manifestazione per le strade di Taranto?
"Si, non ci aspettavamo una risposta così clamorosa. Anche la gente che non conoscevo del mondo del calcio a 5, come la serie B maschile; ho ricevuto una grande quantità di Selfie. Anche le scuole calcio a livello nazionale hanno partecipato, non solo quelle del territorio. Lo sport è immenso, è molto seguito ed è capace di grandi cose, credo sia una delle cose più belle della vita".

Quanto lo sport e il calcio possono incidere realmente sulle questioni strettamente legate al tessuto sociale?
"Possono incidere tanto, attraverso lo sport può passare un qualunque messaggio. Non parlo solo del calcio, ma anche del basket, della pallanuoto, volley, qualunque sport, perché siamo tutti innamorati. Basta guardare lo Iacovone come si riempie di gente quando la squadra ottiene risultati in campo. E' la forza dello sport, come domenica quando siamo stati allo Iacovone con Giove e tutta la dirigenza. Noi ci muoviamo tantissimo nel sociale e abbiamo una rapporto bellissimo con le altre società. Questa è la parte più importante, perché la manifestazione una volta finita non lascia tracce, invece questi messaggi si diffondono a livello nazionale. Ai bambini rimangono impressi i loro beniamini con in mano i messaggi importanti".

Cosa si augura cambi concretamente dopo iniziative di questo genere?
"Ieri (lunedì 25, ndr) c'è stato un consiglio comunale a Taranto e ancora una volta si sono visti voti contrari per la chiusura delle fonti inquinanti, lo trovo inspiegabile. Spero cambi la coscienza della gente, in primis dei politici che devono pensare alle giovani vite stroncate dalle malattie, che possono essere loro figli. E solo loro possono cambiare questa situazione, dobbiamo lottare tutti insieme, i posti importanti devono essere occupati solo da chi comprende fino in fondo le problematiche che affliggono questa città. Eravamo 12.000 in piazza ma i numeri dei morti per tumore a Taranto sono ancora più clamorosi".

Lei allena la squadra femminile di calcio a 5 del Taranto che milita in Serie A2. Proprio in questa settimana c'è stato grande clamore per la partita disputata dallo Juventus femminile all'Allianz Stadium contro la Fiorentina, con una presenza impressionante, e un tutto esaurito che fa storia. Cosa ha visto crescere in questi anni, nella realtà femminile del calcio, e cosa si augura nei prossimi anni?
"Il merito è tutto delle ragazze, della passione immensa delle calciatrici. Le società e le dirigenze devono crescere molto in questo versante, anche lo stesso giornalismo, basti guardare le scandalose dichiarazioni sessiste fatte l'altro giorno da un telecronista sportivo nei riguardi di un guardalinee donna. Queste ragazze lavorano 10 ore al giorno e poi si allenano e giocano solo per passione, se qualcuna ha un compenso economico è solo l'1% del corrispettivo dei loro colleghi maschi. Vedere i 40.000 a Torino è stato magnifico, un chiaro segnale della crescita dell'interesse degli spettatori per il calcio femminile".

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