VERSO TARANTO-GRAGNANO

Poziello, 'Conosciamo le qualità del Taranto, per far punti servirà la gara perfetta'

L'attaccante classe 1988 a MRB.it parla a due giorni di distanza dalla sfida tra Taranto e Gragnano
   Emiliano Fraccica

28 Settembre 2018 - 18:19

Tempo di lettura: 2 minuti

In previsione del match contro il Gragnano abbiamo intervistato Raffaele Poziello, trequartista gialloblu classe '88, nato a Villaricca (NA). La sua carriera inizia nel Giugliano, poi tante maglie importanti per lui, come Avellino e Potenza. Il 20 agosto scorso saluta la Frattese, il cui titolo passerà nelle mani del Granata, per accasarsi proprio al Gragnano. Per lui già un gol all'attivo in questo campionato, segnato domenica scorsa nella gara col Picerno, persa poi per 2 a 1.

Che gara è stata quella col Picerno? Cosa salvi e cosa invece va eliminato dopo la sconfitta?
"Sicuramente salvo i primi settanta minuti, eravamo in vantaggio, eravamo stati bravi a non far tirare mai il Picerno nella nostra porta. Però una partita dura sempre novanta minuti e dall’ottantesimo siamo calai vistosamente permettendo la rimonta degli ospiti, da questo punto di vista dobbiamo essere più attenti".

Che match ti aspetti contro il Taranto e di cosa avete bisogno per non uscire battuti dallo Iacovone?
"Il match sappiamo che sarà senz'altro duro, conosciamo le qualità del Taranto, l’entusiasmo della piazza, la grande spinta dei tifosi. Inutile nasconderci, per cercare di far punti servirà la partita perfetta, d’altronde finora accanto al nostro nome in classifica c’è scritto “zero” quindi questo dovrà servirci per avere la carica giusta".

Cosa ti ha spinto quest’estate ad accettare il progetto Gragnano?
"Difficilmente un allenatore e una società ti vogliono come hanno fatto con me mister Campana e tutto il Gragnano. Quando vedi che c’è gente che crede in te, che ti fa capire il suo interesse, ti aspettano, allora non ti interessa più di tanto il fatto che non sia una squadra blasonata. Nel loro piccolo il Gragnano è fatto di persone per bene, una società sana e con principi, è questo che più di ogni altra cosa mi ha convinto a sposare questo progetto.".

Il tuo ruolo è uno dei più difficili, devi unire i reparti, avere fantasia e visione di gioco, oltre a una propensione al tiro. Quali sono i giocatori a cui ti ispiri?
"Sicuramente penso a Baggio, Totti, Del Piero, giocatori di cui si sente la mancanza, ora ce ne sono pochi così in Italia. Anche la Serie D però è piena di ottimi giocatori nel mio ruolo, su tutti mi viene in mente proprio il prossimo avversario D’Agostino, è molto forte, è un giocatore che stimo anche perché siamo davvero simili, ci piace giocare tra linee, servire i compagni con le nostre giocate, e, perché no, concludere a rete".

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