SERIE D/H

Molinari, 'Campionato non ancora finito. Il Taranto può contare sui tifosi'

'Gravina società seria e ambiziosa' - ha aggiunto l'attaccante

Hernan Molinari - foto Luca Barone

   Andrea Loiacono

02 Febbraio 2018 - 19:06

Tempo di lettura: 5 minuti

Da dicembre 2012 a giugno 2014 ha messo a segno 35 reti con la maglia rossoblù: stiamo parlando naturalmente del bomber di La Plata, Hernan Molinari, che noi di MRB.it abbiamo contattato telefonicamente.

Hernan, come va? Dopo l'esperienza negli altri gironi della serie D, sei tornato nel girone H sposando il progetto del Gravina del presidente Aliano. Con quali motivazioni e obiettivi?
"Ho provato il girone F, che è un bellissimo girone sia tecnico che tattico; poi sono stato nel girone A, però sinceramente il girone H è uno dei migliori, con squadre e piazze importanti. Volevo tornare a giocare e vivere in Puglia, in cui sono stato benissimo. A Varese, mentre stavo per andare via a causa di problemi societari, mi ha chiamato il Gravina che è una società seria, una società che respira calcio con tanti sostenitori al seguito. Ho parlato quindi con il Direttore Sportivo e il Direttore Generale, che conosco da tanto tempo, e ci siamo messi subito d'accordo".

Con la maglia del Taranto hai trascorso un periodo proficuo della tua carriera. Cosa proverai quando nel girone di ritorno tornerai a giocare allo Iacovone ma con la maglia del Gravina?
"Lo Iacovone è stata casa mia e ancora oggi lo sento tale; ho sempre detto che Taranto per me è sempre stata l'esperienza più importante della mia carriera e una delle più belle. Purtroppo quando c'è un cambio di società e la società nuova vuole cambiare per affidarsi ad altri giocatori succede questo nel calcio. Niente però cambierà quello che io provo per il Taranto. So che probabilmente riceverò tanti fischi, il calcio è questo. Io mi sono sposato a Taranto, per me giocare allo Iacovone sarà sempre un onore".

Quando segnavi con la maglia del Taranto c'erano diecimila persone ad inneggiare il tuo nome...
"Ho sempre pensato che la tifoseria del Taranto non meriti la serie D, così come non meriti la Lega Pro. Ci sono squadre di serie B e di serie A che non possono permettersi un pubblico così appassionato e numeroso. Ho sofferto tanto l'anno scorso quando i rossoblù sono retrocessi, perché veramente giocare con quella curva e gli altri settori che ti sostengono è determinante per una vittoria. Credo che, se la società e i risultati faranno sì che resti questo entusiasmo, il Taranto non avrà rivali. Nel calcio le società e i giocatori passano, mentre la gente e i tifosi restano. Credo che chiunque sia alla guida della società debba fare il possibile per portare il Taranto dove merita".

Passando al Gravina, qual è il vostro obiettivo da qui fino al termine della stagione? Sul campionato in generale, credi che il discorso promozione sia aperto oppure il Potenza lo vincerà con agilità, considerando che nei risultati non perde un colpo?
"Per quanto riguarda noi, ci alleniamo ogni giorno per affrontare gli impegni nell'ottica del breve termine. Ragioniamo partita dopo partita. Alla fine faremo i conti; sicuramente i play-off sono vicini ma ci giochiamo il posto con tante squadre forti. Noi ce la giocheremo fino alla fine tentando di ottenere il massimo. Sul campionato il Potenza ha una marcia in più, con una panchina lunga. Chi subentra sta facendo anche bene. Va detto però che in questi campionati fino alla fine non si potrà dire nulla. Se il Potenza continua su questi ritmi sarà difficile per le inseguitrici, ma ci sono la Cavese, il Taranto e lo stesso Cerignola a dare battaglia fino all'ultimo. Molto dipenderà dagli scontri diretti".

Domenica scorsa avete battuto il San Severo che domenica prossima ospiterà il Taranto. Cosa dovranno temere i rossoblù di Cazzarò della formazione dauna?
"Il San Severo è una buona squadra; da quando è arrivato mister Giacomarro ha iniziato a fare punti, hanno un grande organico e gestiscono bene la palla senza sprecarla mai. In più hanno un grande reparto avanzato, però penso che il gioco del Taranto con giocatori del calibro di Ancora e D'Agostino possa fare del male ai giallorossi. Ci sono anche delle sorprese in questo campionato ma penso che il Taranto possa portarsi a casa la vittoria".

In cinque partite hai messo a segno due reti. Diciamo che non hai perso il fiuto del gol!
"La punta fa gol perché viene assistita da tutta la squadra. Nel Gravina ci sono calciatori come Lionetti, Jean Mbidà e Caruso in avanti. Abbiamo Salatino, un '99 molto forte che secondo me farà carriera. Quando arriva la palla buona per segnare cerco di fare il massimo. Questo è un gruppo che va avanti, che vuole fare il massimo per ripagare la società, che è molto seria anche se giovane".

Gli under e la panchina lunga sono importanti con queste regole che impongono un determinato utilizzo di calciatori giovani. In più c'è da tenere presente l'aspetto delle cinque sostituzioni.
"In questo campionato vince chi ha gli under migliori. Sono contrario alle cinque sostituzioni perché si gioca di meno, soprattutto nel secondo tempo. Noi comunque abbiamo dei giovani molto validi che seguono il mister con impegno per crescere sempre di più".

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