VERSO TARANTO-POTENZA

Ragno, 'Domenica sarà una partita importante. Dobbiamo vincere'

'Il Taranto? Ha molti punti da recuperare su più squadra. Impresa difficile...' - ha ggiunto
   Angelica Grippa

07 Dicembre 2017 - 20:42

Tempo di lettura: 6 minuti

Parliamo subito di attualità, del suo Potenza sino a qualche settimana fa la capolista indiscussa di questo Campionato, come è stato strutturato l’organico di questa squadra?
"Siamo stati raggiunti e superati. Questa squadra è stata strutturata per militare in modo tranquillo in questo campionato, ma si sa che l’appetito vien mangiando. Il nostro Presidente si è davvero messo a disposizione, all’inizio con una campagna acquisti alquanto serena, in seguito con la possibilità di prendere calciatori importanti. Abbiamo sbagliato pochissimo sinora, sia nell’acquisto dei calciatori che nella valutazione degli uomini. Ora con tutta questa qualità dobbiamo puntare a vincerlo questo campionato, non ci manca nulla per ambire al primo posto".

Secondo lei quali sono realmente i punti forti di questa squadra?
"Il valore più grande della mia squadra è un gruppo di uomini che hanno fame, che non si sentono mai arrivati che vogliono sempre dimostrare il loro valore. Poi vi è un discorso tecnico-tattico, sono dei calciatori molto validi. Non faccio i nomi perché ognuno di loro è eccezionale in tutti i ruoli, under bravi che sono già sul taccuino di molti osservatori. Sino a questo momento non ho mai ricevuto una sola lamentela, questo significa che apprezzano il lavoro comune che stiamo facendo e lavorano. Ho a che fare davvero con 23-24 professionisti".

Il gioco che ha designato alla squadra è seguito dai ragazzi in campo?
"Direi proprio di si, perché abbiamo sposato il progetto del modulo tattico del 4-4-2 e del 3-5-2 e la squadra ha condiviso. Siamo bravissimi però anche a modificare modulo nel momento adeguato. Quando hai una squadra di uomini che sudano e si allenano tanto durante la settimana e dove il confronto è sempre aperto, per un allenatore è più semplice proporre ed inculcare la propria idea di calcio. Io avevo tante idee che ho cercato di trasmettere alla squadra a livello di gioco e sinora non mi posso lamentare, anche se gli ultimi risultati non ci hanno premiato posso dire che c’è stata la prestazione. I cali durante un campionato ci stanno sempre, ma cercheremo di tornare capolista".

Dando un’occhiata fugace alla classifica trova un riscontro con ciò che sinora si è visto sul campo?
"Si, chi sta davanti merita. La statistica è un fatto oggettivo e rispecchia la qualità delle squadre. E’ un campionato difficilissimo e avvincente forse tra i più complessi degli ultimi anni perché forse si vincerà con gli oltre 80 punti. Io nelle prime giornate ho fatto 10 vittorie e un pareggio e non ho fatto il vuoto dietro, alle mie spalle avevamo squadre che avevano vinto 8-9 partite di seguito. Un livello altissimo del Girone H, il Taranto poteva avere qualche punto in più, per come è stata strutturata questa squadra. Adesso si ritrova un po’ indietro ma ha tutte le carte in regola per essere protagonista. La sorpresa appariva l’Altamura ma guardando l’organico ottimo poi non così tanto. Non vedo grandissime sorprese".

Molti allenatori delle altre squadre ma anche direttori di squadre che militano nella parte più bassa, da metà in giù della classifica, nelle varie interviste mi hanno sempre riferito che le prime fanno un campionato a parte e che se militassero in Serie C sarebbero anche qui protagoniste. Allora perché squadre come il Potenza militano in Serie D?
"Perché tutto è cambiato, io ho molti giocatori di C che non trovano spazio nelle loro squadre, nel professionismo e quindi scendono in Serie D. Quindi trovi quelle 4 o 5 squadre in Serie D che sono di altissimo livello come il Potenza, Taranto, Cerignola, Cavese, Altamura Gravina che hanno qualcosa in più e farebbero la loro figura anche in C. E' chiaro che in Serie C ci sono altre situazioni importanti da valutare, ma credo anche che il mio collettivo e quello di altre squadre sarebbero protagoniste e avrebbero l’obiettivo minimo della salvezza".

Quindi secondo lei sono queste le squadre che possono ambire al Campionato?
"Sono quelle che ho citato prima, perché la classifica parla da sola. Poi se qualcuno riesce a fare 14-15 vittorie di seguito potrebbe anche rientrare, ma francamente è difficilissimo. Credo che il Potenza, la Cavese il Cerignola e l’Altamura siano le più quotate per la volata finale, da queste uscirà la vincitrice. Chiaro è che le inseguitrici cercheranno di rientrare, il Picerno, il Gravina al Taranto, anche se recuperare su 4 squadre è complesso".

Il mercato attuale potrebbe sconvolgere questo equilibrio?
"Questo mercato si è quasi concluso perché come insegna l'esperienza i colpi si fanno nelle prime giornate di mercato. Sono convinto che la partita di domenica e la prossima quella del 17 siano la chiave di tutto, magari decidendo di tenere o perdere qualche calciatore in base al risultato. Chi sta centrando l’obiettivo non ha voglia di cambiare molto, mentre chi ha ancora qualche ambizione cercherà di puntellarsi. Le squadre che stanno su in classifica non vogliono cambiare tanto, perché sono grandi squadre e potrebbe crearsi uno squilibrio".

Parlando delle altre concorrenti, in particolare del Taranto, questa squadra è davvero fuori dallo lotta per il Campionato?
"I punti da recuperare sono tanti, non è un’impresa impossibile e io l’ho compiuta lo scorso anno. Però devo anche dire che eravamo noi ed era una lotta a quattro, Bisceglie, Gravina Trastevere e Nocerina ed eravamo tutte in 3-4 punti. Per quanto riguarda questo campionato tu non devi solo recuperare sulla Cavese che è a +11 ma anche recuperarne 10 da noi, 9 a Cerignola e così via. Alla fine è impensabile, puoi recuperare su una, ma su 4 squadre è quasi impossibile. Dovresti fare un 55 punti... Ma il calcio è strano, se succede sarà un miracolo calcistico come l’abbiamo fatto noi lo scorso anno. Ma noi non potevamo sbagliare un singolo match".

Perché una squadra come il Taranto con importanti individualità mostra queste evidenti difficoltà soprattutto nella costanza di fare risultato?
"Questo io non lo so. Dall’esterno so che Taranto è una piazza importantissima, come il Potenza hanno visto la Serie B e hanno un palato molto fine. Quando si costruiscono queste squadre si cerca di portare gente che sia da Taranto. Se non possiedono grande personalità qui non possono militare perché ci son da gestire grandi pressioni. Questa è la mia idea ma bisognerebbe entrare nello specifico, se dovessi mai allenare il Taranto, qui porterei solo gente di spessore e di grande personalità".

Taranto-Potenza, sarà davvero come è stato più volte titolato il match dell’anno per questo campionato?
"E’ innegabile il peso di questa partita. Noi vogliamo tornare a vincere e loro si giocheranno le ultime possibilità. Loro sono ancora in corsa per i play-off quindi potrebbero entrare dalla porta secondaria. Il campionato è ancora lungo, ma è un match importante con ottime squadre e tifoserie. Guardando la rosa del Taranto ci sono grandi campioni che io stesso ho allenato".

In chiusura, per tutti gli appassionati e i tifosi di queste due squadre, che partita devono aspettarsi domenica, tatticamente parlando?
"Noi cercheremo di vincere la gara, loro non hanno alternative che vincere. Sarà una partita aperta, non sicuramente una partita tattica".

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