BRINDISI-TARANTO DAGLI SPALTI

Gran calcio e vero tifo: manca solo la vittoria

A Brindisi finisce 1-1 con scenografie dagli spalti da serie B
   Massimo Buzzacchino

06 Ottobre 2014 - 16:14

Tempo di lettura: 3 minuti

Ci sono sabati che li trascorri pensando al giorno dopo soprattutto quando c’è una partita fra due compagini storiche come Brindisi e Taranto. Profumo di festa per un pomeriggio scoppiettante ed in mezzo a questa cornice, lo sfondo di due tifoserie di un’altra categoria. Si faceva fatica a capacitarsi che si seguiva una gara in serie D. I brindisini per un pomeriggio assaporano il “tifo-champagne” dei tarantini assiepati in 900 unità in curva ospite che all’ingresso delle squadre realizzano una scenografia da favola. Il Fanuzzi è completamente ricoperto di cartelloni rossi e blu mentre al centro un grande striscione steso verticalmente che con la scritta della nostra città rievoca il grande orgoglio che portiamo in ogni trasferta.

La borsa della trasferta alle spalle con ombrello e mantellina visto il tempo nero, poi neanche il tempo di riprenderci dall’ingresso dei giocatori che il Brindisi ci castiga dopo 3 minuti. Il Taranto è assente nei primi minuti prima di riprendere coscienza e domare il Brindisi praticamente per quasi tutta la gara meritando addirittura la vittoria. La curva è un continuo incitamento ed anche al primo tempo quando siamo sotto di un gol non mancano gli applausi per una squadra ben messa in campo e con i giusti attributi. La gara è bella, partita vivace tra due squadre che non si ritraggono mai nella difensiva. A metà secondo tempo la città di Brindisi trema quando Genchi realizza il gol del pareggio proprio sotto di noi, ci abbracciamo tutti, perdiamo la voce e ci troviamo a stringere qualsiasi compagno rossoblù che ci troviamo davanti. E’ un gol meritato. E’ una gioia assoluta, la nord è in estasi. Il Taranto arcigno continua ad attaccare ma sfortunatamente non riuscirà a trovare il gol del vantaggio. Gabrielloni qualche secondo prima del triplice fischio ha un’occasione ghiotta che non sfrutta al meglio. Sarebbe stato troppo bello vincere all’ultimo.

Un grande Taranto che purtroppo non va oltre il pareggio trascinato da un sontuoso Genchi che acciaccato corre ovunque, si sacrifica e segna. Dall’altra parte, inutile nascondere la stranezza di vedere Molinari con un’altra casacca. Lui è spento e assordato dai fischi dei tarantini metterà in atto una prestazione anonima. Il Taranto promette bene per un campionato ancora lungo. Al triplice fischio continuiamo a cantare anche insieme al presidente che ci applaude dal terreno di gioco. Non guardiamo la classifica ma ci basta sapere che ne siamo usciti imbattuti da questi scontri diretti nell’ultimo mese di campionato. Intanto noi tarantini lasciamo il Fanuzzi con la consapevolezza di aver fatto brillare gli occhi ai locali che non si ricordassero il nostro tifo maestoso e raro. Adesso aspettiamo altri 7 giorni per rivederci allo Iacovone…il nostro stadio è ancora lì ad attendere la prima vittoria stagionale.

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