AS TARANTO - STORIA

Aruta, Caputo, Cipriani: il trio meraviglia e lo scudetto!

La rubrica di mrb dedicata alla storia sportiva rossoblù

Piero Caputo (Barone)

   Andrea Ancona

25 Ottobre 2010 - 12:46

Tempo di lettura: 4 minuti

Era quello il Taranto del presidente Pasquale Ruta, dei mister dimissionari Leonardi e Castiello, di Ivo Iacòni, del ritorno di Vittorio Galigani, ma soprattutto, quello del tridente più forte e discusso della recente storia rossoblù: Aruta, Caputo, Cipriani (in rigoroso ordine alfabetico), era il Taranto delle 22 vittorie in campionato e degli 82 (61+21) gol segnati, dello Iacovone pieno anche in CND. Quello, era il Taranto dello scudetto dilettanti e del ritorno tra i pro.

Una cavalcata impressionante con due soli veri buchi neri: la sconfitta in casa della Caivanese alla quarta, uno scivolone più che altro, che interruppe subito la fuga rossoblù dopo i primi 3 successi, e lo stop interno con il Maglie, inatteso quanto immeritato, del 19 febbraio, quando alla rete iniziale di Cipriani (ne siglerà 18 solo in campionato - così come il collega di reparto Aruta -, mentre Caputo si “fermerà” a quota 13, ndr) risposero Verzìn, ed uno che da lì in poi non si sarebbe più fermato, Gioacchino Prisciandaro. Poi, più niente poté mettersi tra il Taranto e la promozione, neppure un Cerignòla arrembante spazzato via dal rigore di Caputo alla 29sima a pochi passi dal nastro finale della regoular season.
Ad Altamura, la sconfitta più dolce. L’1-0 di Angelastro fu’ solo un piccolo arresto cardiaco, mentre da Pozzuoli giungevano voci entusiasmanti. La Puteolana fermava i gialloblù con il medesimo risultato. Per i 700 tifosi giunti da Taranto poteva cominciare la festa: i rossoblù erano di nuovo in C2 con un turno di anticipo.

La passerella finale porta il nome della Scafatese. C’è da dire che fu’ gara vera dinnanzi ai 10.000 dello Iacovone in quel match notturno pieno di colori e coreografie indimenticabili. Il magnifico gol (nelle immagini, ndr) follemente annullato ad Aruta in quel 3-2 non rovinò però lo scenario. E dire che il bello sarebbe ancora dovuto arrivare.

Al termine della stagione, le prime classificate dei nove gironi (il Taranto era in quello “H”, ndr) del CND, furono suddivise in quattro gruppi: il primo, di tre squadre, con gare di sola andata; gli altri tre, con incontri di andata e ritorno. Le prime di ogni raggruppamento passarono alle semifinali e le vincenti disputarono la finale, con gare di andata e ritorno. Nel gruppo 4 Il Taranto affrontava il Catania (chi l’avrebbe mai detto che la sfida si sarebbe ripetuta più volte negli anni a venire): decise la differenza reti, +1 in favore dei rossoblù al termine del doppio confronto.

Questo, il Taranto del rocambolesco 3-2 della gara d’andata: Fabrizio (46' Imparato); Calcagno (72' Martello), Maiuri; De Gregorio, Surace, Pernisco; Guidetti (84' Triuzzi), Latartara, Simonetti, Caputo, Aruta. Con gli jonici avanti 2-0 grazie alle marcature di Aruta e La Tartara dopo appena 8 minuti di gioco, ed i padroni di casa autori di una assurda rimonta firmata da Bonanno, Mosca e Marino, in sequenza.
Allo Iacovone però non ci fu’ quasi storia, e nonostante il rientro di Loriano Cipriani (ex di turno, ndr), fu’ sempre Aruta, insieme a Mazzarano, a siglare il 2-0 della qualificazione al tabellone finale.
Ma le altre partite furono soltanto una scusa per ammirare qualcosa di troppo grande per la categoria: un meraviglioso coro rossoblù. Questa la sequenza dei successi fino alla conquista del tricolore: 5-1 alla Vibonese, poi bissato dal successo per 2-1 nella gara di ritorno; e ben 9 reti rifilate al Tolentino nelle due gare di finale. Questi i tabellini degli incontri:

23-6-1995-TARANTO-TOLENTINO 5-0
Marcatori:
2' Mazzarano, 10', 23’ Cipriani, 12', 80’ Aruta (TA)

Taranto: De Milato (46' Imparato); Panarelli, Surace; De Gregorio, Mazzarano (48' Candita), Pernisco; Giudetti (62' Presicci), La Tartara, Cipriani, Caputo, Aruta. Allenatore: Iaconi.
Tolentino: La Barba; Sanpaolo (58' D'Ascenzo), Ruggeri; Palazzi, Gridelli, Polinesi; Casoni (77' Carinelli), Fagiani, Magi, Palombi, Nerpiti. Allenatore: Castori.
Arbitro: De Paola di Torre Annunziata.

25-6-1995-TOLENTINO-TARANTO 1-4
Marcatori:
28' Maci (TO); 46', 78’ Aruta, 49' Simonetti, 77' (aut.) Damiani (TA)

Tolentino: Liulli (46' La Barba); Gridelli, Cavagna (53' Tittarelli); Palazzi, Polinesi, Fagiani; Casoni (53' Damiani), Palombi, Magi, Nerpiti, Maci. Allenatore: Castori.
Taranto: Imparato (79' De Milato); Candita, Panarelli; De Gregorio, Tallilli, Pernisco; Giudetti (71' Triuzzi), La Tartara, Simonetti (69' Presicci), Caputo, Aruta. Allenatore: Iacòni.
Arbitro: Papini di Perugia.

A distanza di 16 anni ormai, sembrano solo ricordi sbiaditi di qualcosa di irripetibile. Qualcuno potrebbe anche aggiungere “meno male” – visto che adesso il Taranto è lì per giocarsi uno sperato ritorno in cadetteria -, ma noi, a questi flashback della mente e del cuore, non vogliamo proprio rinunciare. Perché anche quello è stato il nostro Taranto, e l’amore, non passa mai, neppure lontano così tanto tempo.


Le immagini del taranto di Iaconi tratte dal video promozionale di Taranto Supporters


Si ringraziano le fonti - tarantosupporters.com - mondorossoblu.it - youtube.com (tarantocentro) - Studio 100 Tv - mikyegenny

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