L'EDITORIALE

Taranto, la quiete dopo la tempesta

Il successo contro il Canosa ha riportato il sereno in attesa del nuovo ds. E ora il derby con il Massafra

foto Luca Barone

   Maurizio Calò

04 Novembre 2025 - 09:30

Tempo di lettura: 2 minuti

La settimana appena trascorsa ha riportato il sereno in casa Taranto. La macchina rossoblù è ripartita pur con qualche tassello ancora da sistemare. Dopo la sconfitta di Bisceglie, le sfide contro Acquaviva (Coppa Italia) e Canosa (campionato) rappresentavano scogli duri e complessi. Dimostrare di essere usciti da un piccolo tunnel nero era imperativo categorico per Brunetti e compagni, chiamati a dare segnali di reazione sul campo che potessero tranquillizzare una piazza in un batter d'occhio in subbuglio per tutto ciò che è accaduto nella settimana scorsa.

Ciò che si aspettavano i tifosi è stato dimostrato nei fatti da una squadra che si è rimessa in cammino con concentrazione e determinazione. La voglia palesata in campo sia contro Acquaviva che contro il Canosa è stata talmente forte da debordare sul piano delle reti realizzate e delle occasioni create. Il gruppo c'è e ha reagito. Un messaggio chiaro a tutti i competitors del Taranto. E proprio il Canosa, una delle concorrenti più pericolose per i rossoblù insieme a Bisceglie e Brindisi, è stato avvisato. E, di conseguenza, superato alla grande sul campo. La compagine di Danucci ha messo subito in chiaro le cose, dimostrando grande forza e coraggio sin dalle prime battute della partita contro la squadra di De Candia. Nessun passo falso, tanta umiltà e un Taranto tornato ad essere presente a se stesso. 

In attesa di un nuovo direttore sportivo che serve come il pane per la puntellatura della rosa, il Taranto ha rimesso benzina nella sua auto con il giusto entusiasmo e con un morale più rilassato. Il secondo scontro diretto è andato bene, dimenticando lo scivolone di Bisceglie che tanti patemi e polemiche aveva creato. Danucci si sta dimostrando uomo giusto al momento giusto e nel contesto più appropriato. Se c'è una scelta davvero azzeccata dalla proprietà Ladisa è stata proprio quella del tecnico. Il suo non scomporsi nei giorni precedenti cosi bollenti e turbolenti è stata la marcia in più per tutto il gruppo e un insegnamento a chi, in maniera schizofrenica, parlava di un progetto già in discussione e di un castello che cominciava piano piano a scricchiolare. La continuità, ora, dovrà essere confermata a Massafra giovedì e domenica contro il Foggia Incedit. Altri due test di maturità importanti per il gruppo rossoblù.

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