VERSO BRINDISI-TARANTO

Danucci: ''La Coppa Italia è una competizione alla quale teniamo tantissimo''

Il tecnico rossoblù alla vigilia della gara contro il Brindisi

Ciro Danucci - foto Luca Barone

   Redazione MRB.it

15 Ottobre 2025 - 17:50

Tempo di lettura: 4 minuti

Alla vigilia della sfida di Coppa Italia tra Taranto e Brindisi, l'allenatore rossoblù Ciro Danucci ha parlato con la consueta lucidità, trasmettendo determinazione e fiducia alla squadra e all'ambiente. Il tecnico, reduce da un periodo intenso di gare, ha ribadito quanto il Taranto tenga alla competizione e quanto questa gara rappresenti un passaggio importante nel percorso stagionale.

«La partita col Brindisi è una gara importante. La Coppa Italia è una competizione alla quale teniamo tantissimo», ha dichiarato Danucci. «Affrontiamo una squadra forte, costruita per far bene, ma anche noi possiamo dire la nostra. Mi prenderò tutto il tempo per valutare le condizioni dei ragazzi: qualcuno è uscito acciaccato dalla partita di domenica, quindi solo domani decideremo la formazione. Ma metteremo in campo la squadra migliore, quella che possa mettere in difficoltà il Brindisi». Il tecnico ha poi voluto chiarire alcune voci circolate dopo il rinvio della precedente sfida di Coppa: «Non mi sono piaciute tante cose che ho letto. Siamo stati additati come se non volessimo giocare, ma non era così. Avevamo avuto diversi ragazzi in ospedale per un'intossicazione alimentare, e quello sì che è stato un problema serio. Aver letto bugie e sfottò mi ha dato fastidio. Ora però parla il campo: è giusto che la qualificazione si decida lì».

Danucci ha poi sottolineato la forza dell'avversario, ma anche la consapevolezza acquisita dal suo gruppo: «Il Brindisi è una squadra forte, anche se non attraversa il suo miglior momento. Ma noi dobbiamo essere bravi a entrare in campo con massima concentrazione e determinazione. Se la approcciamo come all'andata, possiamo fare bene. Non vediamo l'ora di giocare». Rispetto alla gara originariamente prevista, qualcosa è cambiato, soprattutto nella condizione fisica e mentale del Taranto: «Abbiamo qualche settimana in più di lavoro nelle gambe, e questo è importante. È una partita secca, può succedere di tutto. Ci teniamo tantissimo a passare il turno. Abbiamo più certezze fisiche e tattiche, qualche acciaccato come è normale, ma nessun alibi».

Parlando dell'ultima novità di mercato, il tecnico si è espresso così: «Rafanelli è un giovane attaccante che potrà darci una mano, anche per le rotazioni tra gli under. Vedremo partita dopo partita come utilizzarlo al meglio». L'allenatore ha poi ricordato la partita d'andata, una delle migliori prestazioni stagionali dei rossoblù: «Quella gara ci ha dato grande consapevolezza. È stata intensa, ben giocata, e per le occasioni create avremmo meritato di vincere. Arriviamo a questa sfida sapendo di essere sulla strada giusta. In una gara secca vince chi sbaglia di meno e resta più concentrato. Mi preoccupa solo l'adattamento al campo in erba naturale, visto che siamo abituati al sintetico, ma sono sicuro che i ragazzi daranno tutto».

Dal punto di vista personale, la gara non è una come le altre per Danucci, ex allenatore del Brindisi: «Per me Brindisi è stata un'esperienza importante. Lì ho vissuto un anno e mezzo intenso, culminato con la promozione in Serie C dopo 33 anni. Sono legato a quell'ambiente, ma quando l'arbitro fischia, tutto si azzera. Voglio vincere la partita, come sempre. I sentimenti passeranno in secondo piano».

Sul piano tattico, il mister non si sbilancia troppo: «Non credo nelle partite attendiste o spregiudicate. Entreremo in campo per cercare la vittoria e imporre il nostro gioco, sfruttando i nostri punti di forza. Poi vedremo come si metterà la gara». Danucci ha anche analizzato la recente prova contro l'Ugento, sottolineando luci e ombre: «Mi ha dato fastidio il calo tra primo e secondo tempo. Abbiamo smesso di muoverci senza palla e rallentato il ritmo, favorendo l'avversario. Quando abbassi troppo i giri, rischi di prendere gol. È un difetto che non deve più accadere, ma la prestazione complessiva resta positiva: nella prima mezz'ora abbiamo fatto molto bene».

Sul piano dell'identità tattica, il tecnico è convinto dei progressi: «Il Taranto ha una grande identità. Considerando il poco tempo avuto per lavorare e i tanti impegni, i ragazzi si muovono bene e mostrano qualità. Russo? Può giocare più vicino alla porta, ma per ora la sua posizione ideale è alle spalle di Imoh o leggermente a sinistra». Infine, una nota sulla difesa: «Ora stiamo giocando con la linea a quattro, abbiamo trovato solidità e coordinazione tra i reparti. All'inizio prendevamo qualche ripartenza di troppo, ora siamo più equilibrati. È il frutto del lavoro quotidiano e della crescente intesa tra i ragazzi».

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