foto Luca Barone
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Redazione MRB.it |
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Come riporta il Quotidiano di Puglia, cresce la tensione attorno ai Giochi del Mediterraneo 2026. Lo scontro non riguarda gli impianti – già appaltati e in costruzione – ma l'organizzazione dei servizi tecnologici, antidoping e broadcasting, dal valore complessivo di oltre 10 milioni di euro. Il comitato internazionale, guidato da Davide Tizzano, chiede l'affidamento diretto a tre società di fiducia, mentre il comitato locale, presieduto da Massimo Ferrarese, invoca procedure trasparenti e rispetto delle norme. Tentativi di mediazione a Taranto e Roma non hanno prodotto risultati, e un nuovo incontro è fissato all'8 ottobre al Coni, senza la presenza del comitato locale. Malgrado il braccio di ferro, appare improbabile che l'evento venga tolto a Taranto, vista l'avanzata dei lavori e la vicinanza della scadenza inaugurale del 21 agosto 2026.