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Maurizio Calò |
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Tempo di lettura: 3 minuti
Le parole pronunciate dal presidente del CJ Basket Taranto
Sergio Cosenza e dal vice-presidente Roberto Conversano, nel comunicato
rilasciato mercoledi scorso, hanno il sapore di chi, per anni, ha dato tutto se stesso per
il basket della città dei Due Mari. Il CJ Basket Taranto è stato ed è l'emblema
della tarantinità con la palla a spicchi. Grazie a questa società, Taranto ha
potuto essere degnamente rappresentata in giro per i palazzetti d'Italia,
partendo dalle categorie più basse fino ad arrivare ad un passo dalla A2.
Perché questa storia non potrà mai essere cancellata. Le imprese ottenute con
sacrificio e sudore da tutte le componenti della società jonica stanno li,
impresse nella memoria di tutti e stanno a significare quanto lavoro c'è stato
dietro. Un grande viaggio, quello del CJ Basket Taranto.
Un percorso fatto di storie, aneddoti, episodi, gioie e
dolori. Innumerevoli cestisti e tecnici che sono passati, portando fieramente in giro i colori rossoblù e vestendo quella maglia con tanto cuore. Un onore e un onere che ha fatto sognare tanti tarantini appassionati di basket. Chiunque a Taranto
respiri pallacanestro pensa al CJ Basket Taranto e alla sua cinquantennale
storia. La grande speranza era di veder ripartire questo magnifico contenuto di
passione, questo immenso patrimonio sportivo e sociale della città di Taranto. All'indomani
del ritiro della squadra dal campionato di serie B, c'era tanta delusione e la malinconia ha pervaso tutti. In questi mesi si è sperato sino
all'ultimo in una rinascita veloce e fiera. Purtroppo tutto ciò non si è
verificato. Fino all'ultimo c'era qualche lumicino ancora acceso di speranza che faceva
pensare a qualcosa di positivo. Poi, la spugna è stata gettata.
Definitivamente. Almeno per la stagione agonistica che verrà.
Nel comunicato rilasciato dai dirigenti del CJ traspare
tristezza, quasi rassegnazione. Però vi è, al tempo stesso, quell'orgoglio di aver
lavorato con tutte le proprie forze e con il massimo impegno possibile, per garantire alla città di Taranto una squadra di basket che rappresentasse degnamente questa città. E' evidente che la
congiuntura temporale per via della questione legata all'impiantistica
cittadina e la concomitanza dei Giochi del Mediterraneo non hanno giovato a
questa tanto agognata ripartenza. Attenzione, non perché i Giochi del
Mediterraneo non rappresentino un'opportunità . Tutte le componenti del CJ
Basket Taranto hanno tessuto le lodi di questa iniziativa. Il problema è stato
non occuparsi del cosiddetto sport di prossimità e non solo legato ad un grande
evento. Una programmazione infrastrutturale più attenta alle realtà sportive
presenti sul territorio avrebbe creato meno problematiche, con una continuità che si poteva garantire. Il tutto sapendo perfettamente a quali disagi ci si sarebbe
imbattuti per via dei lavori sulle strutture preesistenti.
Forse, da qualcuno
ci si aspettava di più. Forse, una maggiore considerazione dell'importanza del
CJ Basket Taranto, nell'economia dello sport tarantino, ci sarebbe dovuta essere. Perchè questa realtà societaria è stata una fucina di talenti
continua, un moto di passione ed emozione senza fine. Un contenitore che,
probabilmente, andava supportato di più sia dal territorio sia da chi, da altre realtà, poteva dare una mano concreta.
Ora, ovviamente, è inutile creare dissidi e ulteriori
polemiche. L'auspicio di tutti gli appassionati di basket della città è che
questo sia solo un arrivederci. Un anno senza CJ Basket Taranto sarà duro e
desolante. Sperando che sia solo un anno e non l'addio certificato ad un sodalizio storico.
L'orizzonte dovrà essere la ripartenza. Ma che sia davvero tale, per non veder
disperdere definitivamente un patrimonio cosi prezioso.