
Giuseppe Melucci, intervenuto a Studio 100
Giuseppe Melucci, intervenuto a Studio 100
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Redazione MRB.it |
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Si è presentato ufficialmente ai microfoni di Studio 100 Giuseppe Melucci, neo presidente dell'APS Taras 706 a.C.. Un intervento che ha toccato molti dei temi caldi del momento, a partire dall'incertezza sul futuro del Taranto FC 1927 fino al ruolo stesso della Taras nei prossimi anni.
«Il ruolo dell'associazione rimane quello di sempre: partecipazione e socialità», ha esordito Melucci, sottolineando come, nonostante l'impossibilità di prendere parte al prossimo bando per la costituzione di una nuova società calcistica in seguito all'eventuale fallimento dell'attuale club, l'operato della Taras non subirà battute d'arresto: «Continueremo a operare nel sociale, come abbiamo sempre fatto, salvaguardando la tifoseria e la città».
Un percorso di ricostruzione. Melucci ha voluto chiarire fin da subito la sua visione, spiegando che la sua presidenza si muoverà su tre direttrici fondamentali: ritorno alle origini, rapporto con le istituzioni e rilancio dell'associazionismo. «Sono un tifoso tra i tifosi. La nostra è una comunità fatta di passione e storia. Non va dispersa, va ricostruita con impegno e dedizione», ha affermato con convinzione. Il presidente ha poi richiamato il valore aggregante che la Taras ha rappresentato nel tempo: «Il Taranto è il faro che ci unisce. Non dobbiamo perdere questo spirito. Anzi, dobbiamo rilanciarlo, riscoprendo la partecipazione attiva e collettiva». Un appello alla coesione in una città che, come ha ricordato, è spesso divisa in tutti gli ambiti, non solo quello sportivo.
Dialogo con le istituzioni e futuro del calcio a Taranto. Con il destino del Taranto FC ormai appeso a un filo in vista della scadenza dell'8 luglio, Melucci ha ribadito che l'associazione è già al lavoro: «Siamo in contatto con il sindaco Bitetti e con il commissario Ferrarese. Vogliamo costruire un futuro meno tribolato. Con il Taranto FC ci abbiamo provato, ma la gestione dei vari soggetti che si sono succeduti ha compromesso il progetto iniziale».
Valori, persone e territori. Un altro passaggio chiave è stato dedicato al rilancio dell'associazionismo vero, basato sul contatto diretto e sul coinvolgimento territoriale. «Riprenderemo gli incontri di persona, vogliamo ristabilire un rapporto forte con la provincia e con tutte le realtà locali. Meno social, più relazioni umane. Vivere il Taranto significa anche contribuire al tessuto sociale della città».
Vicepresidenti e nuova governance. A conferma della volontà di unire le diverse anime dell'associazione, Melucci ha spiegato la scelta dei vicepresidenti Gianluca Sostegno e Rodolfo De Molfetta: «Ho voluto entrambi perché rappresentano sensibilità diverse. Era fondamentale unire le forze per rendere il nostro percorso ancora più coeso. Sono persone di alto profilo, oneste, a cui delegherò molto».
Errori del passato? Sì, ma sempre in buona fede. Sui possibili errori della Taras nel recente passato, Melucci è stato chiaro: «Chi lavora può sbagliare. Abbiamo operato in un contesto difficile, ma non rinnego nulla. Ora dobbiamo guardare avanti con serietà e coesione». E ha ricordato: «Come soci di minoranza, non abbiamo mai approvato i bilanci del Taranto Fc negli ultimi tre esercizi. Questo dimostra la nostra opposizione alla gestione del socio di maggioranza».
Il messaggio finale è netto: «Il cammino sarà lungo e impegnativo, ma con l'impegno di tutti possiamo raggiungere risultati significativi. L'araba fenice può rinascere dalle ceneri. Ora è il momento del lavoro, non dei personalismi».