Ciro Danucci non ha mai dimenticato il suo essere tarantino e, soprattutto, il fatto di essere cresciuto come calciatore e come uomo in questo territorio. In un'intervista esclusiva rilasciata a MondoRossoBlù.it, l'ex tecnico di Brindisi e Fidelis Andria ha parlato dell'attuale situazione del Taranto facendo anche un piccolo accenno ad un sogno che porta dentro il suo cuore. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni.

Mister Danucci, a Taranto si respira un'aria di attesa spasmodica per qualche notizia sulla nuova società e sul nuovo percorso da intraprendere per il calcio tarantino all'indomani dell'esclusione del club jonico dalla serie C avvenuta il 7 marzo scorso. Da tarantino cosa si aspetta a breve?
"Beh innanzitutto ci si deve assolutamente sbrigare. Il tempo passa e c'è bisogno assolutamente di muoversi per costituire un nuovo sodalizio che faccia ripartire il calcio a Taranto. Bisogna assolutamente fare in modo che si possa ricostruire qualcosa di importante nel miglior modo possibile e in tempi strettissimi. Se sarà Eccellenza, come sembra, ci sarà da lavorare sodo per costruire una squadra che affronti questo campionato. Se l'intento è quello subito di provare a vincere, non c'è davvero un minuto da perdere e lavorare ogni giorno per cercare di mettere in piedi un sodalizio forte e credibile. Fa specie non vedere più il Taranto in certe categorie ed è un peccato per innumerevoli motivi. Da tarantino, poi, fa davvero male vedere questa situazione che si è creata negli ultimi tempi''

Dopo tante delusioni a livello societario, cosa dovrà fare il nuovo Taranto e come dovrà ristrutturarsi questa società?
''Deve assolutamente formarsi a Taranto una società solida e che dia garanzie. Ci vuole gente che mastica calcio e che garantisca competenza e solidità. Bisogna affidarsi a professionisti del settore e che conoscono i campionati. Se, a quanto pare, si ripartirà dall'Eccellenza, occorrerà avere in società persone che siano profondi conoscitori di questa categoria con gente che sia in grado di portare avanti un progetto solido" 

Cosa rappresenta per Lei Taranto e il Taranto?
"Beh per me Taranto rappresenta tutto su un piano calcistico. Ho cominciato la mia vita nel mondo del calcio partendo dalle giovanili per poi arrivare alla prima squadra. A questa città devo tutto. Ci ho passato l'infanzia e sono cresciuto come calciatore. Taranto è una città che vive di calcio e l'ho sempre percepito sin da ragazzino. Grazie a Taranto sono diventato uomo e sono cresciuto anche per la mia successiva attività di allenatore che ho potuto fare non solo per altre esperienze fatte da giocatore ma anche grazie a ciò che ho imparato a Taranto e nel Taranto" 

Le piacerebbe essere il protagonista del nuovo corso del Taranto Calcio?
"Non nascondo che sarebbe un bel sogno. Sarebbe bellissimo poter sedere su quella panchina in qualsiasi categoria. Sono, spesso, preso da questa idea e ci penso tante volte. Chissà che non possa avverarsi nel prossimo futuro. Non è d'altronde mistero che Taranto, essendo la mia città, rappresenta un obiettivo straordinario per la mia carriera da allenatore. Vediamo cosa potrà succedere''

Sul Suo futuro ci sono novità di rilievo che possiamo svelare?
''Ho avuto molti contatti con varie società ma non c'è stato mai nulla di davvero concreto. Spero che a breve si possa arrivare a qualche soluzione che mi possa soddisfare. Poi, se quest'estate non dovesse esserci nulla di solido, sono sempre pronto a subentrare in corsa durante il campionato senza nessun tipo di problema. Non vedo l'ora, comunque, di tornare ad allenare. Ho tanta voglia e determinazione sperando di trovare il progetto giusto''.