
foto Luca Barone
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Maurizio Calò |
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Tempo di lettura: 3 minuti
Si aspettava con una
certa trepidazione mista a snervante attesa l'elezione del nuovo sindaco di
Taranto affinchè si potesse sbloccare l'intricata vicenda legata alla squadra di calcio. I
silenzi di queste settimane e le indiscrezioni rimaste al palo sono state le
vere protagoniste di giornate passate nella speranza di passare il Rubicone
dell'8 e 9 giugno, i giorni del ballottaggio. Appuntamento messo in discussione
da qualcuno ma che tale è stato, avendo accertato l'impossibilità di avere a
Taranto il nuovo primo cittadino il 25 e 26 maggio al primo turno.
Ora Taranto ha una nuova Amministrazione Comunale, un nuovo
soggetto a capo della macchina burocratica dell'ente con, subito, una vertenza delicata da affrontare. In campagna elettorale il tema Taranto Calcio si è appena
sfiorato, quasi nella paura di
affrontare lo spinoso argomento, con qualche accenno solo nella settimana che
ha preceduto il ballottaggio. Quasi non
volendo più di tanto incentrare il dibattito tra i candidati proprio sul futuro
della squadra di calcio. Ora, però, si attende il grande segnale. L'esigenza
primaria di occuparsi immediatamente della vicenda Taranto Calcio. La città e
la tifoseria, rimaste in religiosa attesa degli eventi, aspetta segnali
concreti di ripartenza. E, soprattutto, di
una nuova concezione dei rapporti tra Palazzo di Città e sport jonico (ed, in particolar modo, sulla questione calcio). I tempi sono ristretti. Non
c'è più un solo secondo da attendere. Di credibilità ce n'è da recuperare tanta
anche e soprattutto dall'ente Comune non sempre protagonista di figure
all'altezza del suo compito e della sua prerogativa. Occorre nuovo slancio e
una nuova mentalità. E, possibilmente, niente più passerelle elettorali o
d'immagine senza fatti concreti.
Auspicabile sarebbe capire da parte della nuova
Amministrazione Comunale le intenzioni dell'attuale proprietà
del Taranto F.C. 1927 s.r.l. con una certa celerità. D'altronde la società suddetta esiste ancora ed è in possesso della matricola. C'è un sodalizio che è li presente ma che, ad oggi, non ha dato segnali comunicativi su cosa intenda fare. In più non è dato sapere se le pendenze che erano da risolvere entro venerdi 6 giugno siano state correttamente regolarizzate. Sapere quanto detto sopra è importante da parte del Comune per sondare bene il campo,
avere le idee precise e prospettare, qualora sia possibile, un nuovo inizio per il calcio a
tinte rossoblù. Il tutto mettendo la parola fine sulla vita del Taranto F.C. 1927 s.r.l.
Dopodiché, pertanto, procedere in maniera spedita, una volta acquisito il titolo
sportivo, alla costituzione di un nuovo sodalizio con le note procedure,
dando il là ad una nuova era calcistica.
Taranto e la tifoseria aspettano con ansia palpabile di capire il futuro del calcio
in città, nella speranza che si possa ripartire con un sodalizio credibile,
serio, all'altezza delle sfide che attendono la nuova compagine e con una
discontinuità totale rispetto al recente passato. La concomitanza con i Giochi del Mediterraneo
2026 è la grande opportunità da cogliere. In un senso e nell'altro. Ora spetta
al sindaco Bitetti dare segnali di cambiamento e di attenzione al calcio e allo
sport tarantino. Non ci resta che attendere, al più presto, le future mosse.