L'EDITORIALE

Taranto, sofferenza e tenacia

La squadra di Capuano non senza fatica supera l'ostacolo Latina. Ora arriva il Picerno di Longo

foto Luca Barone

   Maurizio Calò

09 Maggio 2024 - 09:00

Tempo di lettura: 3 minuti

Chi pensava che il Latina di martedi sera sarebbe stata prima vittima sacrificale sull'altare del Taranto nel suo cammino play off si sbagliava di grosso. E, magari, una vittima da azzannare in scioltezza, senza patemi, quasi come ospite di una festa già scontata. Niente di tutto questo. La partita contro i pontini ha fatto capire una volta di più come i play off siano un altro mondo. Spesso si dice un altro campionato, un'altra storia, un'altra dimensione. I punti di differenza in classifica, le eventuali differenze tecniche nonchè le motivazioni si azzerano del tutto. Entrano in gioco altre logiche, altre situazioni, altri contesti. Anche dal punto di vista tecnico-tattico cambiano molte prospettive. E proprio contro il Latina si è avuto un semplice antipasto di quello che saranno questi spareggi per il Taranto.

Ci sono momenti, in una partita di play off, dove anche il minimo sbaglio può costare un'intera stagione, un intero anno di lavoro e sacrifici. Il Taranto di martedi sera è stato un Taranto, dobbiamo dirlo, non particolarmente brillante e non tanto per suoi demeriti quanto per l'atteggiamento arrembante e veloce del Latina. La squadra di Fontana, con il suo modo di giocare e di approcciare la partita sapendo di dover per forza vincere, ci ha fatto intendere come chiunque verrà allo Iacovone d'ora in poi non si presenterà con i codici del campionato ma agirà mordendo le caviglie e attaccando subito. Chiunque farà di tutto per provare ad approfittare di qualsiasi dettaglio per portare a casa il risultato. Martedi sera il Taranto ha sofferto probabilmente con uno schieramento di uomini, soprattutto sulla fascia destra, non del tutto perfetto dove la tecnica e la qualità di D'Orazio hanno creato non pochi grattacapi alla compagine di Capuano. E' apparso a tutti di vedere un Taranto un po' in difficoltà sul piano atletico e con molta tensione dentro. E' evidente che molti dei calciatori rossoblù sentono la responsabilità di un secondo posto in campionato che gioco forza crea aspettative, crea quella sensazione di dover dimostrare sul campo di essere degni di quella posizione ottenuta nella stagione regolare.

Il secondo tempo, con i cambi di Capuano, ha portato qualche certezza in più soprattutto passando al 3-5-2 con la presenza di Ladinetti e Valietti. Più velocità, più sostanza e qualche buona opportunità creata e non sfruttata per imprecisione e poca cattiveria. Certo non sono mancati i pericoli con Vannucchi grande protagonista e salvatore della patria rossoblù in tante circostanze. Ciò che, in ogni caso, conforta tutti è la tenacia con cui gli uomini di Capuano si sono battuti, supportati da un pubblico che ancora una volta ha risposto presente e che ha sostenuto sino all'ultimo secondo tutta la squadra. Insomma, ci sarà da lottare e da soffrire in questi play off. Occorrerà, sin dalla prossima partita in casa contro il Picerno di sabato, recuperare le migliori energie possibili e la tranquillità. Ecco proprio la spensieratezza deve essere l'arma in più. Sciogliere qualsiasi tensione per giocarsela al meglio. I giocatori hanno già dimostrato le loro qualità e allora si vada in campo senza per forza dimostrare un qualcosa. Quello che verrà di più sarà qualcosa di ancora più bello.

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